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Nabuhiro Watsuki, l'immortale del fumetto giapponese, dopo il capolavoro Kenshin Samurai vagabondo torna a pubblicare un manga che ha tutti i presupposti per avere una ''lunga'' serializzazione. Recentemente, provando continuamente a cambiare genere, ha sfornato qualche successo breve (Il guerriero alchemico) e qualche insuccesso(gun blaze west). Embalming si colloca nel mezzo. Infatti, la storia parte da un presupposto molto originale: gli studi del dott. Frankenstein sono stati proseguiti e modificati da numerosi gruppi, che attraverso lo studio dei suoi diari hanno dato vita a numerosi mostri dalle più disparate abilità. Molto bello, se non fosse che è quasi la stessa vicenda del ''guerriero alchemico''.

Ma non è nella trama di base il difetto di questo manga: sappiamo benissimo che molti shonen di successo praticamente parlano della stessa cosa, sviluppata poi in maniera diversa.
Il difetto maggiore di questa opera sono i personaggi. Watsuki conosce un solo tipo di caratterizzazione: se il personaggio è buono, allora ogni sua azione sarà guidata dal buonismo, anche quando tale personaggio preannuncia ''di non avere pietà''; se il personaggio è cattivo, o è un folle o un affascinante malvagio, che alla fine scopriremo sempre avere un passato difficile che lo ha portato sulla cattiva strada. E probabilmente si redimerà.

In sostanza, nonostante la grande pubblicità fatta dalla Planet, questa opera resta a mio modesto parere nella mediocrità assoluta. Purtroppo Kenshin è una perla inimitabile e inimitata, ma Watsuki, che è stato il maestro dei più grandi mangaka degli anni 2000, purtroppo sta provando in tutti i modi di creare un altro Kenshin, una volta ambientato nel western, una volta nell'800, una volta ai giorni nostri.
Mi sento di consigliare questo manga solamente a chi veramente non ha mai avuto approcci con questo autore, e di sconsigliarlo vivamente a chi lo ha seguito in tutti questi anni.