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7.0/10
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La storia di Soul Eater ruota attorno a tre protagonisti (Maka, Black*Star e Death the Kid) e ai rispettivi compagni (Soul per Maka, Tsubaki per Black*Star e le sorelle Patty&Liz per Death the Kid), capaci di trasformarsi in armi. Questi ultimi vengono infatti utilizzati dai loro Artigiani per distruggere le anime malvagie, per evitare di far piombare il mondo nel caos.
Detta così, la trama non presenta nulla di nuovo: anzi, tutto sa di già visto. Infatti i primi volumi di questo manga, sia a livello di grafica che di storia, non sono niente di che, anzi, se possibile, da evitare.
Ma con il continuare della storia, si migliora parecchio.
Andiamo con ordine.

STORIA
Soul Eater è un classico shonen: combattimenti, tecniche ninja, power-up giunti al momento del bisogno, belle ragazze (in particolar modo l'intrigante Stregatta Blair) e un po' di umorismo banalotto che non guasta mai.
Di manga così se ne trovano a bizzeffe in circolazione: quindi, perché aggiungere alla propria libreria una storia uguale alle altre?
Avevo iniziato anch'io come molti a leggere il manga aspettandomi un capolavoro, ma essendomi ritrovata una storia addirittura al di sotto della media, mi sono presto ricreduta. Poi, un paio di mesi fa, una mia amica mi propose di unirmi a lei in un gruppo cosplay di Soul Eater, e accettai. Così andai a ripescarmi il manga. Non era affatto come me lo ricordavo!
La storia era migliorata moltissimo, i personaggi, seppur semplici e appartenenti alle varie categorie che si possono trovare in un manga (la timida, la ragazza studiosa, la tettona ecc) erano ben caratterizzati e anche molto interessanti. L'aggiunta di personaggi nuovi ottimamente caratterizzati mi aveva poi fatto dimenticare quelle mostruosità che avevo letto nel primo volume.
Insomma, la storia non solo mi piacque, ma aveva fatto un tale balzo in avanti in soli così pochi volumi che mi fece recuperare tutta la serie.

DISEGNO
Il disegno di Soul Eater va a pari passo con la storia. All'inizio è rozzo e caricaturale. Poi diventa sempre più elaborato, diventando uno stile unico del disegnatore. I retini sono stesi molto bene, ottima anche l'inchiostratura e l'originalità di alcune inquadrature e scene. Sono rese molto bene anche le espressioni dei personaggi durante i loro attacchi di Follia.
<b>*SPOILER*</b> Una cosa che mi piace molto di SE sono anche i "cattivi". Chi segue come me le scan in Giappone avrà modo di poter constatare il colpo di scena che ha come protagonista il prete Justin Law. <b>FINE SPOILER</b>

In conclusione: Soul Eater ha compiuto veri passi da gigante, partendo da un inizio deludente e diventando un manga più adulto e maturo, migliorando sotto tutti gli aspetti. Non sarà mai un capolavoro, ma a chi piacciono gli shonen un po' gotici consiglio di tenerlo in libreria.