Recensione
Recensione di Rebecca B.
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Prima di cominciare la recensione premetto che, pur essendo una grande fan di Evangelion, cercherò di essere il più obiettiva possibile riguardo questo spin-off.
Evangelion-Shinji Ikari Raising Project è l'ennesimo spin-off basato sulla fortunatissima serie "Neon Genesis Evangelion", uscita per la prima volta in Giappone nel 1995 e diventata pietra miliare nella storia dell'animazione giapponese.
Nel nuovo millennio Evangelion è ancora una volta sotto i riflettori: i film del Rebuild, i gadget e i nuovi manga stanno facendo conoscere questo prodotto ad una nuova schiera di appassionati. Shinji Ikari Raising Project fa appunto parte di questa nuova commercializzazione di questo titolo.
Sinceramente, da grande fan quale sono, mi dispiace un po' di questa nuova azione per di più legata a fini commerciali, che sta "snaturando" l'opera stessa. Ma comunque devo ammettere che di Evangelion ha solo il titolo e i personaggi, tra l'altro caratterizzati molto diversamente da come li conoscevamo.
Quindi addio Angeli, Robottoni e padri senza cuore: questo manga ci porta in un mondo alternativo, nel quale Shinji frequenta la scuola normalmente, con tutti gli altri personaggi del cast. Insomma, i misteri pur ci saranno (perché Rei si fa sottoporre a dei test? Quali sono le misteriose ricerche alle quali lavora la madre di Asuka?), ma rappresentano un livello piuttosto infimo della trama, anzi, non penso che chi compra questo manga lo faccia per la componente arcana. Anzi, ciò che caratterizza quest'opera sono le situazioni ecchi, le gag nel quale il povero (?) Shinji si ritrova, cioè quelle cose che accadono spesso nei manga scolastici: la ragazza inciampa e cade con le mutande all'aria, Shinji cade con la mano sui seni dei Rei/Asuka/Mana ecc.
Per farla breve, senza girarci intorno: questo manga non è Evangelion.
Se volete vedere il vero Evangelion, guardate la serie TV del 1995 e i relativi film, e leggete il manga di Sadamoto, lasciando stare i film del Rebuild.
Questo manga fa parte della commercializzazione del nuovo millennio di Evangelion, è un manga carino, questo sì, se preso a sé stante può risultare anche divertente (ma ripetitivo) e piacevole per passare dei momenti di svago.
Ma al posto di Evangelio nel titolo può esserci qualsiasi altro nome, le gag si ritrovano in tutti gli altri manga di questo genere.
Un punto va però al disegno: anche se non è al livello di Sadamoto, è molto morbido e le tavole molto pulite, e poi l'autore è bravo a rendere eccitanti i particolari della biancheria intima.
Il tratto è però, come tutto il resto dell'opera, buono, sì, ma banale. Neanche l'aggiunta del personaggio di Mana Kirishima, già presente in uno dei videogiochi della serie, resce a rendere più interessante l'opera. I personaggi infatti, per esigenze di trama, vengono appunto appiattiti, diventando i classici stereotipi del genere: Asuka la tsundere, Rei la timida, Shinji l'imbranato.
Tutte cose che contribuiscono, da un lato, a rendere abbordabile questo manga da un pubblico più vasto, ma dall'altro fanno storcere il naso ai puristi come me.
Il voto finale è sette, perché i disegni sono buoni e la storia nel suo genere è apprezzabile anche se un po' banalotta.
Ma una domanda mi sorge: è possibile che l'anime che tanto mi aveva fatto emozionare sia ridotto ad una sorta di ecchi scolastico?
Evangelion-Shinji Ikari Raising Project è l'ennesimo spin-off basato sulla fortunatissima serie "Neon Genesis Evangelion", uscita per la prima volta in Giappone nel 1995 e diventata pietra miliare nella storia dell'animazione giapponese.
Nel nuovo millennio Evangelion è ancora una volta sotto i riflettori: i film del Rebuild, i gadget e i nuovi manga stanno facendo conoscere questo prodotto ad una nuova schiera di appassionati. Shinji Ikari Raising Project fa appunto parte di questa nuova commercializzazione di questo titolo.
Sinceramente, da grande fan quale sono, mi dispiace un po' di questa nuova azione per di più legata a fini commerciali, che sta "snaturando" l'opera stessa. Ma comunque devo ammettere che di Evangelion ha solo il titolo e i personaggi, tra l'altro caratterizzati molto diversamente da come li conoscevamo.
Quindi addio Angeli, Robottoni e padri senza cuore: questo manga ci porta in un mondo alternativo, nel quale Shinji frequenta la scuola normalmente, con tutti gli altri personaggi del cast. Insomma, i misteri pur ci saranno (perché Rei si fa sottoporre a dei test? Quali sono le misteriose ricerche alle quali lavora la madre di Asuka?), ma rappresentano un livello piuttosto infimo della trama, anzi, non penso che chi compra questo manga lo faccia per la componente arcana. Anzi, ciò che caratterizza quest'opera sono le situazioni ecchi, le gag nel quale il povero (?) Shinji si ritrova, cioè quelle cose che accadono spesso nei manga scolastici: la ragazza inciampa e cade con le mutande all'aria, Shinji cade con la mano sui seni dei Rei/Asuka/Mana ecc.
Per farla breve, senza girarci intorno: questo manga non è Evangelion.
Se volete vedere il vero Evangelion, guardate la serie TV del 1995 e i relativi film, e leggete il manga di Sadamoto, lasciando stare i film del Rebuild.
Questo manga fa parte della commercializzazione del nuovo millennio di Evangelion, è un manga carino, questo sì, se preso a sé stante può risultare anche divertente (ma ripetitivo) e piacevole per passare dei momenti di svago.
Ma al posto di Evangelio nel titolo può esserci qualsiasi altro nome, le gag si ritrovano in tutti gli altri manga di questo genere.
Un punto va però al disegno: anche se non è al livello di Sadamoto, è molto morbido e le tavole molto pulite, e poi l'autore è bravo a rendere eccitanti i particolari della biancheria intima.
Il tratto è però, come tutto il resto dell'opera, buono, sì, ma banale. Neanche l'aggiunta del personaggio di Mana Kirishima, già presente in uno dei videogiochi della serie, resce a rendere più interessante l'opera. I personaggi infatti, per esigenze di trama, vengono appunto appiattiti, diventando i classici stereotipi del genere: Asuka la tsundere, Rei la timida, Shinji l'imbranato.
Tutte cose che contribuiscono, da un lato, a rendere abbordabile questo manga da un pubblico più vasto, ma dall'altro fanno storcere il naso ai puristi come me.
Il voto finale è sette, perché i disegni sono buoni e la storia nel suo genere è apprezzabile anche se un po' banalotta.
Ma una domanda mi sorge: è possibile che l'anime che tanto mi aveva fatto emozionare sia ridotto ad una sorta di ecchi scolastico?