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10.0/10
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<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler!]</b>

Premetto che questo è il mio manga preferito, quindi cercherò di fare una recensione obbiettiva nonostante tutto.
Ciò che mi ha colpito di più di Death Note è stata la trama, che devo dire è stata molto innovativa, fin dalle prime pagine mi ha preso un casino, dall'inizio alla fine, ma analizziamolo più dal profondo.

Il manga si basa sulla battaglia spicologica fra Ligth, cioè Kira, colui che possiede il death note, ed Elle, astuto investigatore pronto a tutto. Tutta la saga di Elle è stata un susseguirsi di colpi di scena, contornati da dei disegni a mio parere stupendi (per disegnare prendo sempre spunto dal maestro Obata, ma questo è un altro discorso). Io sento gente che dice che è noioso, ripetitvo, troppi dialoghi e via dicendo, bè non sò voi ma fino alla morte di Elle sono stato col fiato sospeso e devo anche ammettere che sono stato strafelice della morte di quest'ultimo, visto che sono un fan di Kira.
Dopo la morte di Elle, inizia la saga di Mello e Near, il mondo comincia ad affiancarsi a Kira e Ligth ha una posizione di vantaggio ricoprendo i ruoli di Kira e di Elle, fino a quando non compare Mello che ruba il quaderno e Near, presunto sostituto di Elle. La storia a me non ha annoiato, mi è piaciuta tantissimo, ma se dobbiamo essere oggettivi rispetto alla saga di Elle questa cala di molto. Il personaggio di Near non regge il confronto con Elle, a volte ci sono intuizioni nate dal nulla, comunque sia ti tiene sempre col fiato sospeso fino alla fine, solo all'apparenza scontata, ti tiene sempre fino all'ultimo col dubbio che non sia così.

In definita Death Note è il mio manga preferito e lo consiglio a tutti, può risultare noioso per la presenza di molti dialoghi a volte ricoprono l'intera pagina, ma la storia è intrigante con tantissimo colpi di scena, contornati da dei disegni ottimi. Il voto sarebbe più un 9 che un 10, perché il manga non mantiene lo stesso livello in tutto il proseguimento della storia, gli do 10 perché io l'ho adorato e continuo tutt'ora a farlo.