Recensione
Il sortilegio del vento
4.0/10
Il sortilegio del vento è un altro di quei volumi unici che sono stato curioso di acquistare nonostante non sia troppo amante di shojo. Yuuho Ashibe è un'altra di quelle mangaka a me sconosciute prima di questo volume e devo dire che tutto sommato era meglio se restava sconosciuta ai miei occhi, perché con quest'opera ha davvero lasciato in me una pessima impressione.
Il sortilegio del vento è un volume unico edito da Akita Shoten nel 1996 e pubblicato in Italia dalla Ronin Manga nel Settembre 2010.
La storia, divisa in due episodi, narra le vicende della regina delle amazzoni che, risvegliatasi senza memoria lungo le sponde di un misterioso fiume, incontra un bardo che ha rotto le corde della sua arpa ed è alla ricerca delle crine di un unicorno per sistemarla e tornare alla sua aspirazione, cioè diventare uno dei bardi più famosi del regno; l'amazzone decide di seguilo. Questo, nel primo episodio.
Nel secondo, "La dama dai capelli corvini", seguiremo le avventure "dis-avventure" di Mani il bardo in un'età più giovane, e vedremo il suo incontro un un'amazzone dai capelli rossi.
Tutta l'opera è un fantasy vecchio stile che però a mio parere non riesce a comunicare tutto quello che l'autore ha intenzione di esprimere, infatti mentre il primo episodio è più intenso e lineare e riesce a suscitare qualche emozione, il secondo è una confusione incredibile che stanca il lettore e gli fa quasi venir voglia di gettare il volume e di non vederlo mai più.
Il tratto è quello di un tipico shojo anni '70-'80, abbastanza standard e con personaggi molto simili che ogni tanto possono suscitare confusione nel lettore. Le ambientazioni direi che sono la cosa migliore di quest'opera, davvero molto suggestive e ricche di quella magia ricercata nelle opera fantasy.
La copertina è la cosa più assurda di tutta l'opera dato che a mio avviso non c'azzecca una mazza con i contenuti, l'unico aspetto simile direi che è lo stile da disegno, mentre il resto, almeno per me, non ha significato. Che sia colpa dell'autore o della Ronin Manga, è un obbrobrio.
L'edizione è quella tipica della Ronin Manga: la carta è di media fattura, molto bianca e tendente poco all'ingiallimento, ma comunque non molto spessa e abbastanza trasparente. La brossatura sembra abbastanza solida o almeno non dà impressione di cedere. Il prezzo direi che è davvero esagerato, 6,90 euro per un'edizione senza sovraccoperta, non perfetta e di un'opera che non è un capolavoro. Se l'avessi saputo non li avrei spesi certamente.
Voto globale: 4,5
L'opera nel suo complesso non sono riuscito a comprenderla, sarà per un mio limite ma boh, non mi ha dato assolutamente nulla. Personalmente la sconsiglio a tutti, ma può essere che ad un amante di fantasy shojo il tutto non dispiaccia. Io personalmente non la consiglio. Bocciato.
Il sortilegio del vento è un volume unico edito da Akita Shoten nel 1996 e pubblicato in Italia dalla Ronin Manga nel Settembre 2010.
La storia, divisa in due episodi, narra le vicende della regina delle amazzoni che, risvegliatasi senza memoria lungo le sponde di un misterioso fiume, incontra un bardo che ha rotto le corde della sua arpa ed è alla ricerca delle crine di un unicorno per sistemarla e tornare alla sua aspirazione, cioè diventare uno dei bardi più famosi del regno; l'amazzone decide di seguilo. Questo, nel primo episodio.
Nel secondo, "La dama dai capelli corvini", seguiremo le avventure "dis-avventure" di Mani il bardo in un'età più giovane, e vedremo il suo incontro un un'amazzone dai capelli rossi.
Tutta l'opera è un fantasy vecchio stile che però a mio parere non riesce a comunicare tutto quello che l'autore ha intenzione di esprimere, infatti mentre il primo episodio è più intenso e lineare e riesce a suscitare qualche emozione, il secondo è una confusione incredibile che stanca il lettore e gli fa quasi venir voglia di gettare il volume e di non vederlo mai più.
Il tratto è quello di un tipico shojo anni '70-'80, abbastanza standard e con personaggi molto simili che ogni tanto possono suscitare confusione nel lettore. Le ambientazioni direi che sono la cosa migliore di quest'opera, davvero molto suggestive e ricche di quella magia ricercata nelle opera fantasy.
La copertina è la cosa più assurda di tutta l'opera dato che a mio avviso non c'azzecca una mazza con i contenuti, l'unico aspetto simile direi che è lo stile da disegno, mentre il resto, almeno per me, non ha significato. Che sia colpa dell'autore o della Ronin Manga, è un obbrobrio.
L'edizione è quella tipica della Ronin Manga: la carta è di media fattura, molto bianca e tendente poco all'ingiallimento, ma comunque non molto spessa e abbastanza trasparente. La brossatura sembra abbastanza solida o almeno non dà impressione di cedere. Il prezzo direi che è davvero esagerato, 6,90 euro per un'edizione senza sovraccoperta, non perfetta e di un'opera che non è un capolavoro. Se l'avessi saputo non li avrei spesi certamente.
Voto globale: 4,5
L'opera nel suo complesso non sono riuscito a comprenderla, sarà per un mio limite ma boh, non mi ha dato assolutamente nulla. Personalmente la sconsiglio a tutti, ma può essere che ad un amante di fantasy shojo il tutto non dispiaccia. Io personalmente non la consiglio. Bocciato.