Recensione
Unmei no Tori letteralmente "Gli uccelli del destino" è un one-shot pubblicato sulla rivista Big Comic Original nel 2009 e fa parte della nuova collezione di storielle del Rumic Theater di Rumiko Takahashi.
Un barista di nome Torii, da tempo immemore, si trova con l'inusuale capacità di vedere degli uccelli rossi sopra la testa della gente che ne auspicano uno sciagurato destino. L'uomo è da sempre rimasto impotente di fronte agli avvenimenti infausti che sarebbero poi capitati a queste persone.
Unmei no Tori è una storia molto carina che mi ha colpito da subito senza troppi fronzoli. Qui non abbiamo il classico eroe che preso coscienza del proprio dono va in giro a salvare il mondo, ma vediamo il dramma di un uomo che per tutta la vita ha visto persone intorno lui andare incontro alla sfortuna senza poterle aiutare. I disegni non fanno gridare al miracolo ma sono sempre gradevoli. Non c'è molto altro da dire su questo one-shot poiché l'unica "pecca" di questa storia è il numero irrisorio di pagine - soltanto 30, poco più di un capitolo, e non un volume come mi aspettavo. In definitiva per essere la prima storia breve che leggo di quest'autrice, mi ritengo abbastanza soddisfatto.
Un barista di nome Torii, da tempo immemore, si trova con l'inusuale capacità di vedere degli uccelli rossi sopra la testa della gente che ne auspicano uno sciagurato destino. L'uomo è da sempre rimasto impotente di fronte agli avvenimenti infausti che sarebbero poi capitati a queste persone.
Unmei no Tori è una storia molto carina che mi ha colpito da subito senza troppi fronzoli. Qui non abbiamo il classico eroe che preso coscienza del proprio dono va in giro a salvare il mondo, ma vediamo il dramma di un uomo che per tutta la vita ha visto persone intorno lui andare incontro alla sfortuna senza poterle aiutare. I disegni non fanno gridare al miracolo ma sono sempre gradevoli. Non c'è molto altro da dire su questo one-shot poiché l'unica "pecca" di questa storia è il numero irrisorio di pagine - soltanto 30, poco più di un capitolo, e non un volume come mi aspettavo. In definitiva per essere la prima storia breve che leggo di quest'autrice, mi ritengo abbastanza soddisfatto.