Recensione
Mushishi
7.0/10
Tutto ruota attorno alle vicende del mushishi Ginko, che vaga come un nomade per terreni sconfinati incontrando persone ed esseri straordinari.
Mushishi è un manga non per tutti, va precisato. Fondamentalmente nella rappresentazione cartacea è definito come seinen, e già questo dice tutto. Caratterizzato da episodi auto-conclusivi; quest'opera è basata e creata su leggende popolari del Sol Levante che narrano di creature ultraterrene ed arcaiche che, in un modo o nell'altro, si adattano a vivere assieme alla natura e agli esseri umani. In quest'opera ho notato molto la presenza del cosiddetto Panismo - chi conosce D'Annunzio sa di che parlo.
Può risultare lento, molto lento nel suo iter narrativo per chi non conosce l'opera o per chi è fondamentalmente abituato a tut'altri racconti. Ecco perché, come dicevo, mi sento di consigliarlo ad un pubblico adulto in conseguenza alla storia che definire particolare è dir poco.
Il disegno è fondamentalmente scarno ed essenziale, non c'è bisogno di rappresentare troppi dettagli in quest'opera, ciò che conta sono gli sfondi ed il verde della natura, che sovrastano tutto e che ti trasportano all'improvviso in un mondo onirico e filosofico.
Mushishi è un manga non per tutti, va precisato. Fondamentalmente nella rappresentazione cartacea è definito come seinen, e già questo dice tutto. Caratterizzato da episodi auto-conclusivi; quest'opera è basata e creata su leggende popolari del Sol Levante che narrano di creature ultraterrene ed arcaiche che, in un modo o nell'altro, si adattano a vivere assieme alla natura e agli esseri umani. In quest'opera ho notato molto la presenza del cosiddetto Panismo - chi conosce D'Annunzio sa di che parlo.
Può risultare lento, molto lento nel suo iter narrativo per chi non conosce l'opera o per chi è fondamentalmente abituato a tut'altri racconti. Ecco perché, come dicevo, mi sento di consigliarlo ad un pubblico adulto in conseguenza alla storia che definire particolare è dir poco.
Il disegno è fondamentalmente scarno ed essenziale, non c'è bisogno di rappresentare troppi dettagli in quest'opera, ciò che conta sono gli sfondi ed il verde della natura, che sovrastano tutto e che ti trasportano all'improvviso in un mondo onirico e filosofico.