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La realtà è spesso diversa da quello che crediamo. Chi ci appare folle, a volte, è dolce e tremendamente normale; chi ci sembra gentile può essere, invece, vendicativo e brutale. Credo sia questo il filo conduttore di quest'opera: l'apparenza spesso inganna. L'agnello è in realtà un lupo, quindi attenzione a come ci muoviamo.

Al di là di questo aspetto, il fulcro sta tutto nel rapporto fra i gemelli Se Wa e Se Joon, pericolosamente vicini e legati l'uno all'altro. Per la prima volta, ho trovato una fine degna e coerente con tutta la trama, senza scappatoie, senza tentativi di ingraziarsi il pubblico, di dover per forza mantenere delle promesse. La fine descritta dall'autrice è l'unica possibile per questa storia, qualunque altra conclusione sarebbe stata solo una triste pagliacciata. È un merito che va riconosciuto all'autrice, oltre al fatto di essere riuscita a creare una suspence sempre più incalzante, che negli ultimi due volumi lascia quasi senza respiro. I personaggi sono ben delineati e tremendamente veri, i disegni molto espressivi. Di sicuro, i Fiori del Male mette a tacere chi continua a sostenere che i manhwa coreani non possono essere allo stesso livello dei loro cugini giapponesi.

Consigliato a chi ama le storie maledette, prive di scene zuccherose, e a chi crede nel concetto di "amore" in senso lato, senza lasciarsi "scandalizzare" dalle morali correnti. Ottima prova da parte di un'ottima autrice.