Recensione
Akaboshi
8.0/10
Akaboshi Ibun Suidoken di Yoichi Amano narra della Cina del 1112, epoca di crisi del potere Imperiale e del dominio tirannico dei nobili. In questo contesto Tai Sou, un giovane spadaccino errante (unico per la sua pigrizia, ma anche per la sua abilità nel combattimento), incontra Suiren, una ragazza che tenta di scacciare i banditi travestendosi da guerriero.
In seguito Tai Sou, volente o nolente, aiuta la giovane Suiren a liberare la sua città dalle angherie del governatore imperiale. Così Tai Sou riparte, insieme a Suiren, alla volta del suo viaggio per raggiungere il suo "obiettivo".
Durante il viaggio i due attraversano mille peripezie, e incontrano diversi personaggi, alleati e nemici, unici nel carattere e nello stile di combattimento.
Purtroppo Akaboshi termina "prematuramente" al terzo volume, a causa dei pochi voti in classifica nel settimanale JUMP. Tuttavia a mio parere è impossibile ignorare la qualità dei disegni e l'iniziativa di Yoichi Amano di trattare tale periodo storico - aperto a moltissimi riferimenti e citazioni ai grandi romanzi Cinesi come "Il romanzo dei Tre Regni" e "Viaggio verso Ovest".
Infatti durante i 3 volumi sono stati presentati tanti personaggi principali, ma poche spiegazioni sulle abilità di questi e sulla trama del vero e proprio arco narrativo.
La qualità dei disegni e del design dei personaggi è difficile da ignorare. In genere un autore che esordisce col suo primo manga pubblicato in Jump, tende a presentare, nei primi capitoli, uno stile di disegno "acerbo", dispersivo e che ancora deve trovare equilibrio tra i dettagli dei personaggi, sfondi e impostazione della pagina.
Akaboshi invece si presenta sin da subito con uno stile originale, di forte impatto, mai troppo dettagliato e mai troppo semplice. Si vede il talento di Yoichi Amano nei personaggi: "stilosi" e mai banali. La personalità di ciascuno di essi è perfettamente in sintonia con lo stile di disegno, e questo rende possibile la presenza di una vasta gamma di personaggi che lasciano subito una forte impressione.
Poco si è visto di quello che l'autore ci poteva mostrare, per questo la lettura di questo manga va spesso sottovalutata. Questa "Stella del Mattino" è stata stroncata sul nascere. Speravo in una possibile ripresa del manga, ma penso che ormai sia un'eventualità impossibile.
A mio parere Akaboshi Ibun Suidoken era una stella nascente che poteva benissimo arrivare a raggiungere la popolarità. Purtroppo lo sviluppo della trama non è riuscita a catturare l'interesse dei lettori per il tempo necessario ad arrivare al climax della storia. Per questo l'autore ha dovuto "tagliare" la trama originale e giungere alla conclusione in modo sbrigativo, lasciando molti interrogativi e molti sviluppi interessanti che aveva in serbo di raccontare. Chi leggerà questo manga forse capirà le sue potenzialità, e forse come me arriverà a leggere l'ultimo capitolo con l'amaro in bocca.
In seguito Tai Sou, volente o nolente, aiuta la giovane Suiren a liberare la sua città dalle angherie del governatore imperiale. Così Tai Sou riparte, insieme a Suiren, alla volta del suo viaggio per raggiungere il suo "obiettivo".
Durante il viaggio i due attraversano mille peripezie, e incontrano diversi personaggi, alleati e nemici, unici nel carattere e nello stile di combattimento.
Purtroppo Akaboshi termina "prematuramente" al terzo volume, a causa dei pochi voti in classifica nel settimanale JUMP. Tuttavia a mio parere è impossibile ignorare la qualità dei disegni e l'iniziativa di Yoichi Amano di trattare tale periodo storico - aperto a moltissimi riferimenti e citazioni ai grandi romanzi Cinesi come "Il romanzo dei Tre Regni" e "Viaggio verso Ovest".
Infatti durante i 3 volumi sono stati presentati tanti personaggi principali, ma poche spiegazioni sulle abilità di questi e sulla trama del vero e proprio arco narrativo.
La qualità dei disegni e del design dei personaggi è difficile da ignorare. In genere un autore che esordisce col suo primo manga pubblicato in Jump, tende a presentare, nei primi capitoli, uno stile di disegno "acerbo", dispersivo e che ancora deve trovare equilibrio tra i dettagli dei personaggi, sfondi e impostazione della pagina.
Akaboshi invece si presenta sin da subito con uno stile originale, di forte impatto, mai troppo dettagliato e mai troppo semplice. Si vede il talento di Yoichi Amano nei personaggi: "stilosi" e mai banali. La personalità di ciascuno di essi è perfettamente in sintonia con lo stile di disegno, e questo rende possibile la presenza di una vasta gamma di personaggi che lasciano subito una forte impressione.
Poco si è visto di quello che l'autore ci poteva mostrare, per questo la lettura di questo manga va spesso sottovalutata. Questa "Stella del Mattino" è stata stroncata sul nascere. Speravo in una possibile ripresa del manga, ma penso che ormai sia un'eventualità impossibile.
A mio parere Akaboshi Ibun Suidoken era una stella nascente che poteva benissimo arrivare a raggiungere la popolarità. Purtroppo lo sviluppo della trama non è riuscita a catturare l'interesse dei lettori per il tempo necessario ad arrivare al climax della storia. Per questo l'autore ha dovuto "tagliare" la trama originale e giungere alla conclusione in modo sbrigativo, lasciando molti interrogativi e molti sviluppi interessanti che aveva in serbo di raccontare. Chi leggerà questo manga forse capirà le sue potenzialità, e forse come me arriverà a leggere l'ultimo capitolo con l'amaro in bocca.