Recensione
Café Occult
9.0/10
Recensione di Io, Lui, L' Altr
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"Café Occult" è un manhwa del 2004, disegnato da Ao No-Eun e sceneggiato da Oraebalgeum. La serie è stata pubblicata in Italia dalla Flashbook Edizioni.
Storia
Il manhwa parla di Seo-Rin, una ragazza che, per ripararsi dalla pioggia, entra nel Café Occult (ok, il nome del bar non è esattamente il massimo, ma ci si passa sopra), dove fa "conversazione" con la proprietaria. Poco dopo, quando ha smesso di piovere, Seo-Rin esce e, mentre torna a casa, viene investita e muore. Quasi subito il suo spirito viene salvato da Yeong, l'unico dipendente del Café Occult, che usa una pistola nera a forma di croce, da un uomo che vuole rapirla proprio perché divenuta uno spirito. Seo-Rin viene riportata da Yeong al locale, e lì la proprietaria, chiamata "Master" da Yeong, le spiegherà alcune cose, tra cui il fatto che la ragazza è stata presa di mira da un gruppo specializzato nel rapire gli spiriti di persone morte da poco e rivenderli.
Per i primi due numeri la storia e lo sviluppo non sono niente di che, anzi, li definirei tranquillamente brutti, mentre nel terzo si ha già un rialzo di qualità. Gli ultimi tre numeri, infine, sono un susseguirsi incredibile di avvenimenti e colpi di scena che danno anche un perché ad alcune cose apparentemente senza senso dei primi volumi, oltre che coinvolgere il lettore e alzare notevolmente il livello dell'opera.
Inoltre, il messaggio di fondo non è il classico "credi in te" o "credi nei tuoi amici e nell'amicizia" tipico degli shounen, ma qualcosa di più astratto.
Il finale è aperto, anzi, leggendo si capisce che la storia continua, ma mi stupirebbe un eventuale seguito, poiché il finale ha un leggero tocco artistico.
Nella serie ci sono inoltre vari combattimenti, ma in genere non vengono mostrati oppure sono brevi, anche se negli ultimi numeri risultano lo stesso appaganti.
Personaggi
Anche loro, nei primi due numeri e, volendo, nel terzo, non sono niente di che, e anche loro si risollevano notevolmente negli ultimi numeri. La cosa che colpisce non è tanto la loro caratterizzazione quanto l'intreccio delle relazioni e il modo in cui queste stesse relazioni sono nate e si sono sviluppate.
Disegni
Niente di eccezionale, ma nel complesso non sono nemmeno da buttare. Diciamo che l'aspetto di due o tre dei nemici che appaiono nei primi numeri sembra quello degli zoanoidi di "Guyver", però a parte quello direi che non ci sono particolari difetti da segnalare.
Longevità
La serie è composta da sei numeri, quindi la lettura risulta abbastanza veloce.
Apprezzamento personale
Devo dire che, mentre leggevo i primi due numeri, temevo di aver sprecato la bellezza di 35,40 euro, ma, superato lo scoglio iniziale, ho trovato in "Café Occult" un gran bel manhwa, che però, con un inizio migliore, sarebbe stato, per l'appunto, ancora migliore.
Voto complessivo: 8.75
Consigliato a chi cerca una storia ricca di rivelazioni e sorprese, a patto che si sforzi di arrivare oltre il secondo e magari anche oltre il terzo volume.
Storia
Il manhwa parla di Seo-Rin, una ragazza che, per ripararsi dalla pioggia, entra nel Café Occult (ok, il nome del bar non è esattamente il massimo, ma ci si passa sopra), dove fa "conversazione" con la proprietaria. Poco dopo, quando ha smesso di piovere, Seo-Rin esce e, mentre torna a casa, viene investita e muore. Quasi subito il suo spirito viene salvato da Yeong, l'unico dipendente del Café Occult, che usa una pistola nera a forma di croce, da un uomo che vuole rapirla proprio perché divenuta uno spirito. Seo-Rin viene riportata da Yeong al locale, e lì la proprietaria, chiamata "Master" da Yeong, le spiegherà alcune cose, tra cui il fatto che la ragazza è stata presa di mira da un gruppo specializzato nel rapire gli spiriti di persone morte da poco e rivenderli.
Per i primi due numeri la storia e lo sviluppo non sono niente di che, anzi, li definirei tranquillamente brutti, mentre nel terzo si ha già un rialzo di qualità. Gli ultimi tre numeri, infine, sono un susseguirsi incredibile di avvenimenti e colpi di scena che danno anche un perché ad alcune cose apparentemente senza senso dei primi volumi, oltre che coinvolgere il lettore e alzare notevolmente il livello dell'opera.
Inoltre, il messaggio di fondo non è il classico "credi in te" o "credi nei tuoi amici e nell'amicizia" tipico degli shounen, ma qualcosa di più astratto.
Il finale è aperto, anzi, leggendo si capisce che la storia continua, ma mi stupirebbe un eventuale seguito, poiché il finale ha un leggero tocco artistico.
Nella serie ci sono inoltre vari combattimenti, ma in genere non vengono mostrati oppure sono brevi, anche se negli ultimi numeri risultano lo stesso appaganti.
Personaggi
Anche loro, nei primi due numeri e, volendo, nel terzo, non sono niente di che, e anche loro si risollevano notevolmente negli ultimi numeri. La cosa che colpisce non è tanto la loro caratterizzazione quanto l'intreccio delle relazioni e il modo in cui queste stesse relazioni sono nate e si sono sviluppate.
Disegni
Niente di eccezionale, ma nel complesso non sono nemmeno da buttare. Diciamo che l'aspetto di due o tre dei nemici che appaiono nei primi numeri sembra quello degli zoanoidi di "Guyver", però a parte quello direi che non ci sono particolari difetti da segnalare.
Longevità
La serie è composta da sei numeri, quindi la lettura risulta abbastanza veloce.
Apprezzamento personale
Devo dire che, mentre leggevo i primi due numeri, temevo di aver sprecato la bellezza di 35,40 euro, ma, superato lo scoglio iniziale, ho trovato in "Café Occult" un gran bel manhwa, che però, con un inizio migliore, sarebbe stato, per l'appunto, ancora migliore.
Voto complessivo: 8.75
Consigliato a chi cerca una storia ricca di rivelazioni e sorprese, a patto che si sforzi di arrivare oltre il secondo e magari anche oltre il terzo volume.