Recensione
Guerrilla High
7.0/10
Harenchi Gakuen, primo storico successo di Go Nagai in casa Shueisha (nello specifico nel settimanale Shonen Jump) permise all'autore di iniziare ad affermarsi nel vasto mondo dei manga, grazie al suo pionieristico titolo che lo fece subito conoscere come un autore controverso e un po' azzardato. Il titolo infatti è considerato come il precursore del genere ecchi, mostrando ragazze in situazioni e pose un po' troppo osè per quei tempi e ambientando il tutto nel sistema scolastico. La serie riscosse immediatamente un grande successo ma attirò anche mille proteste da parte dei più, che vedevano il titolo troppo sconcio e politicamente scorretto. Nagai rimase un po' frastornato sia dal grande successo inaspettato ma anche dalle mille critiche rivolte. Ciò non lo scoraggiò, tornando così a trattare un argomento simile, ovvero quello scolastico due anni dopo. Nasce così Guerrilla High, serie di 3 numeri che andrò ora ad analizzare.
Guerrilla High prende vita ispirato ai moti scolastici del '68 contro le istituzioni troppo antiquate e retrograde. Iniziando a leggere la serie ci ritroviamo in un'ambientazione in stile Far West dove insegnanti cavalcano cavalli, indossano copricapi in tema, usano pistole e ci sono addirittura carrozze guidate da moto. Il tutto perché gli studenti, diventati troppo pericolosi, hanno costretto le istituzioni scolastiche a prendere drastici provvedimenti per salvaguardare non solo la scuola e la disciplina ma anche le proprie vite. In tutto questo si muove Mondo Saotome, guerrigliero leggendario che va di scuola in scuola per "epurare" il male insito in tali strutture, liberando così gli studenti da tali costrizioni e donargli la libertà tanto desiderata. Saotome è temuto anche per essere caratterizzato da una grandissima ferocia e crudeltà che lo contraddistingue facendolo figurare un demone ma anche mira di molti cacciatori di taglie affamati di guadagni.
Nagai ha sempre ammesso la sua disapprovazione verso i sistemi scolastici giapponesi, accusandoli di adottare metodi sbagliati per educare i ragazzi, ostilità che si capiscono subito nel leggere le pagine di Guerrilla High.
L'opera, all'apparenza lineare e a tratti anche comica, racchiude una profonda critica sia alle istituzioni scolastiche ma anche all'essere umano in sé, capace di crudeli efferatezze in nome di false cause usate solo come capro espiatorio. I docenti presenti in Guerrilla High sono raffigurati perlopiù come delinquenti dittatori che al primo disordine o disobbedienza non esitano ad usare maniere forti contro i poveri studenti, intimoriti e comandati col terrore. Sono brutti, pieni di cicatrici, con sguardi gelidi e sinistri, vestiti come il peggior bandito western, con tantissimi leccapiedi al seguito e con intenti che difficilmente avrebbero normali professori. Questo fa capire molto che, dietro l'ironica e caricata atmosfera surreale da Far West adottata da Nagai si nasconde una profonda critica verso gli insegnanti, accusati di non saper educare i propri studenti. Curioso il fatto che, a distanza di moltissimi anni, questa critica fu adottata anche da Tohru Fujisawa per il suo GTO - Great Teacher Onizuka, nel quale l'ex teppista Eikichi Onizuka si trova a dover gestire studenti traumatizzati da professori crudeli e incompetenti, capaci solo di badare ai propri interessi. Che non sia una critica tanto infondata?
Parallelamente troviamo anche la crudeltà e la viltà dell'Uomo che, sfruttando la lotta per una giusta causa (in questo caso l'abbattimento della "dittatura" scolastica"), commette i peggiori crimini, che vanno dalle uccisioni allo stupro per soddisfare i peggiori istinti personali. Mondo Saotome infatti è l'antieroe per eccellenza che, mascherandosi da giustiziere amante della Libertà, uccide e molesta sfrenato e indisturbato. Nel primo numero possiamo assistere a tale ipocrisia e meschinità quando, rapita una professoressa, la denuda pubblicamente minacciandola di molestie solo per farle ammettere di essersi comportata male con alcuni studenti. Tutto ciò si rivela essere una facciata atta solo a soddisfare la libidine del giovane, assetato di sangue e potere. E questo non è altri che la denuncia sulle crudeltà dell'Uomo, della quale troppo spesso siamo spettatori in molte occasioni, particolarmente in tempi attuali.
Guerrilla High inizia con toni molto caricaturali e ironici per poi proseguire, nei numeri 2 e 3, in contesti e ambienti più seri e cupi, discostandosi così dai toni western caratteristici dell'inizio. Questo cambio di rotta è dovuto alle scarse vendite che ebbe la serie, che costrinse l'autore a cercare varie alternative per renderlo più appetibile ai lettori giapponesi, tentativi ahimè vani perché fu costretto ad interromperlo a favore della serializzazione di un altro manga, Mao Dante. Difatti Guerrilla High è un'opera incompleta, presentando un finale "molto" aperto che lascia il lettore un po' con l'amaro in bocca e deluso. Ciononostante la serie è ben fatta e ben caratterizzata, mostra personaggi devoti alle proprie cause e con colpi di scena non indifferenti.
Il tratto è un po' acerbo, caricaturale e rotondeggiante, contando che siamo ai primi tempi della carriera dell'autore sa già farsi valere, specialmente nelle scene d'azione e splatter, caratteristica sempre cara al buon vecchio Nagai.
L'edizione italiana, edita da d/visual presenta un ottimo prodotto, ben confezionato con moltissime pagine a colori (il secondo numero, a occhio e croce, è per metà a colori) e due dossier curati dal direttore della casa. Il costo un po' eccessivo, 7.10€, è giustificato, oltre da una bella cura generale, anche dall'unicità che ha il titolo da noi, avendo un'edizione, a detta della casa, unica al mondo. Inoltre per 3 numeri è una spesa abbastanza sostenibile.
Nota d'interesse è sottolineare che i due protagonisti della serie, Mondo Saotome e Tatsuma Mido, si rincontreranno in un altro titolo dell'autore, ovvero Violence Jack, dove saranno trapiantati in un mondo apocalittico e desolato alle prese con il fantomatico Jack, figura leggendaria portatrice di sventure e caos. Questa può essere una consolazione al fatto che i protagonisti, sfortunatamente vittime di una interruzione della serie natale, troveranno un "seguito" alle loro vicende in un altro titolo.
Termino qui consigliandovi Guerrilla High come un ottimo fumetto pieno di significati e letture tra le righe, che apprezzerete specialmente se siete fan del maestro e che abbellirà la vostra collezione di manga grazie alla bella edizione offerta.
Guerrilla High prende vita ispirato ai moti scolastici del '68 contro le istituzioni troppo antiquate e retrograde. Iniziando a leggere la serie ci ritroviamo in un'ambientazione in stile Far West dove insegnanti cavalcano cavalli, indossano copricapi in tema, usano pistole e ci sono addirittura carrozze guidate da moto. Il tutto perché gli studenti, diventati troppo pericolosi, hanno costretto le istituzioni scolastiche a prendere drastici provvedimenti per salvaguardare non solo la scuola e la disciplina ma anche le proprie vite. In tutto questo si muove Mondo Saotome, guerrigliero leggendario che va di scuola in scuola per "epurare" il male insito in tali strutture, liberando così gli studenti da tali costrizioni e donargli la libertà tanto desiderata. Saotome è temuto anche per essere caratterizzato da una grandissima ferocia e crudeltà che lo contraddistingue facendolo figurare un demone ma anche mira di molti cacciatori di taglie affamati di guadagni.
Nagai ha sempre ammesso la sua disapprovazione verso i sistemi scolastici giapponesi, accusandoli di adottare metodi sbagliati per educare i ragazzi, ostilità che si capiscono subito nel leggere le pagine di Guerrilla High.
L'opera, all'apparenza lineare e a tratti anche comica, racchiude una profonda critica sia alle istituzioni scolastiche ma anche all'essere umano in sé, capace di crudeli efferatezze in nome di false cause usate solo come capro espiatorio. I docenti presenti in Guerrilla High sono raffigurati perlopiù come delinquenti dittatori che al primo disordine o disobbedienza non esitano ad usare maniere forti contro i poveri studenti, intimoriti e comandati col terrore. Sono brutti, pieni di cicatrici, con sguardi gelidi e sinistri, vestiti come il peggior bandito western, con tantissimi leccapiedi al seguito e con intenti che difficilmente avrebbero normali professori. Questo fa capire molto che, dietro l'ironica e caricata atmosfera surreale da Far West adottata da Nagai si nasconde una profonda critica verso gli insegnanti, accusati di non saper educare i propri studenti. Curioso il fatto che, a distanza di moltissimi anni, questa critica fu adottata anche da Tohru Fujisawa per il suo GTO - Great Teacher Onizuka, nel quale l'ex teppista Eikichi Onizuka si trova a dover gestire studenti traumatizzati da professori crudeli e incompetenti, capaci solo di badare ai propri interessi. Che non sia una critica tanto infondata?
Parallelamente troviamo anche la crudeltà e la viltà dell'Uomo che, sfruttando la lotta per una giusta causa (in questo caso l'abbattimento della "dittatura" scolastica"), commette i peggiori crimini, che vanno dalle uccisioni allo stupro per soddisfare i peggiori istinti personali. Mondo Saotome infatti è l'antieroe per eccellenza che, mascherandosi da giustiziere amante della Libertà, uccide e molesta sfrenato e indisturbato. Nel primo numero possiamo assistere a tale ipocrisia e meschinità quando, rapita una professoressa, la denuda pubblicamente minacciandola di molestie solo per farle ammettere di essersi comportata male con alcuni studenti. Tutto ciò si rivela essere una facciata atta solo a soddisfare la libidine del giovane, assetato di sangue e potere. E questo non è altri che la denuncia sulle crudeltà dell'Uomo, della quale troppo spesso siamo spettatori in molte occasioni, particolarmente in tempi attuali.
Guerrilla High inizia con toni molto caricaturali e ironici per poi proseguire, nei numeri 2 e 3, in contesti e ambienti più seri e cupi, discostandosi così dai toni western caratteristici dell'inizio. Questo cambio di rotta è dovuto alle scarse vendite che ebbe la serie, che costrinse l'autore a cercare varie alternative per renderlo più appetibile ai lettori giapponesi, tentativi ahimè vani perché fu costretto ad interromperlo a favore della serializzazione di un altro manga, Mao Dante. Difatti Guerrilla High è un'opera incompleta, presentando un finale "molto" aperto che lascia il lettore un po' con l'amaro in bocca e deluso. Ciononostante la serie è ben fatta e ben caratterizzata, mostra personaggi devoti alle proprie cause e con colpi di scena non indifferenti.
Il tratto è un po' acerbo, caricaturale e rotondeggiante, contando che siamo ai primi tempi della carriera dell'autore sa già farsi valere, specialmente nelle scene d'azione e splatter, caratteristica sempre cara al buon vecchio Nagai.
L'edizione italiana, edita da d/visual presenta un ottimo prodotto, ben confezionato con moltissime pagine a colori (il secondo numero, a occhio e croce, è per metà a colori) e due dossier curati dal direttore della casa. Il costo un po' eccessivo, 7.10€, è giustificato, oltre da una bella cura generale, anche dall'unicità che ha il titolo da noi, avendo un'edizione, a detta della casa, unica al mondo. Inoltre per 3 numeri è una spesa abbastanza sostenibile.
Nota d'interesse è sottolineare che i due protagonisti della serie, Mondo Saotome e Tatsuma Mido, si rincontreranno in un altro titolo dell'autore, ovvero Violence Jack, dove saranno trapiantati in un mondo apocalittico e desolato alle prese con il fantomatico Jack, figura leggendaria portatrice di sventure e caos. Questa può essere una consolazione al fatto che i protagonisti, sfortunatamente vittime di una interruzione della serie natale, troveranno un "seguito" alle loro vicende in un altro titolo.
Termino qui consigliandovi Guerrilla High come un ottimo fumetto pieno di significati e letture tra le righe, che apprezzerete specialmente se siete fan del maestro e che abbellirà la vostra collezione di manga grazie alla bella edizione offerta.