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Una storia non semplicemente drammatica, ma struggente, talmente tanto da far male. Questa è la sensazione che ho avuto leggendo Lei l'arma finale: fitte al cuore che toglievano il respiro e che a volte impedivano il proseguimento della lettura. Un manga che non parla di guerra con lo sfondo di una storia d'amore, ma abbiamo di fronte una storia d'amore, una delle più commoventi mai lette, e come sfondo una guerra globale, dove Chise, all'apparenza una semplice ragazza delle superiori, è stata trasformata dalle forze forze di autodifesa in una potente arma da guerra, in grado di sconfiggere ed uccidere qualsiasi nemico.

Dicevo, il manga parla di questo amore sofferto tra Shuji e Chise, tanto sofferto quanto inevitabile. I due nonostante tutto - e quando dico tutto parlo della natura di Chise - si amano. Shuji volente o nolente se ne innamora, un amore incondizionato non esente però da resistenze e tormenti da parte sua. Shuji infatti inizialmente non nasconde di avere paura di lei, e soffre terribilmente nel dover accettare che Chise, la sua ragazza, è un'arma assassina. Chise invece ci viene presentata come una ragazzina fragile, sia nell'aspetto che nei modi, che pur essendo diventata ormai un'arma,conserva ancora la sua natura umana, e soprattutto ci tiene a conservare la sua capacità d'amare. Chise, che è stata progettata per combattere, presenta dunque una duplice natura. Lei stessa per sopravvivere ha bisogno di combattere, e soffre terribilmente per la sua condizione e per i molti crimini che si ritrova a commettere. Infatti la frase più frequente di Chise è "Mi dispiace", denotando quindi il dolore e il senso di colpa di Chise nei confronti dell'umanità, e nei confronti di Shuji.

Nel manga non troverete alcun dettaglio sulla guerra in sé, chi sono i partecipanti, quali sono le motivazioni. Così come non troverete alcuna spiegazione sul come e quando Chise sia stata trasformata in un'arma. Questa è una scelta consapevole dell'autore, in quanto riteneva questi dettagli irrilevanti, volendo fare in modo che il lettore prestasse attenzione alla storia di Chise e Shuji. La guerra quindi è soltanto lo sfondo di tutto, e non la protagonista. Questa è una scelta che si può condividere o meno. All'inizio provavo un po' di fastidio nel dover leggere una storia che mi lasciava con delle domande senza risposta, poi mano a mano non ci ho potuto fare niente, la storia mi ha preso talmente tanto che tutto ciò è caduto in secondo piano.

La cosa che ho apprezzato di più di questo manga è stata che nonostante a volte la storia possa sembrare assurda per via della sua drammaticità, non si può fare a meno di restare totalmente coinvolti da questo amore assoluto, puro e sofferto. Sono stata male io con loro. Non è un semplice dramma che vuole puntare soltanto a commuovere il lettore, ma è un manga connotato da un significato profondo, in quanto ci vuole mostrare la drammaticità della guerra, di come questa sia soltanto una potente arma di distruzione, che può portare alla fine dell'umanità.
Vivamente consigliato in generale. Sconsigliato invece a chi magari non è in grado di reggere tanta drammaticità.