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5.0/10
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'Hell Blade' è un manhwa, edito in patria a partire dal 2009 dalla poco nota Daiwon, che porta la firma di JeTae Yoo. Attualmente, in Italia, risulta edito dalla GP Publishing. La trama non è originale, in quanto ripercorre la nota storia di Jack The Ripper, più comunemente detto Jack lo Squartatore. Ovviamente, l'opera in questione non sarà identica a quella originale, ma si appresterà a modificarne la narrazione, per trarne una variante che sfocia tranquillamente nel fantasy/horror. Insomma, sfociando nella banalità estrema di un argomento già trito e ritrito.

Siamo a Londra - più precisamente nel degradato e cupo quartiere di Whitechapel -, nell'anno 1888, quando l'intera città sprofonda nel caos e nel terrore a causa di un serial killer locale, noto per la violenza e l'atrocità con le quali uccide diverse prostitute della capitale. Ben presto, però, si scoprirà che le vittime dello spietato assassino non sono scelte puramente casuali, bensì vittime specifiche che lui ha il dovere di eliminare; seguendo quindi il suo classico modus-operandi. Sarà questo il momento in cui si scoprirà che l'elemento sovrannaturale regna sovrano nelle oscure vie di Londra.

Devo ammettere che, inizialmente, ne fui molto affascinato. Pensavo di imbattermi in una storia degna di nota, che sarebbe stata in grado di proporre una vicenda innovativa e ben sviluppata anche se già vista, ma mi sbagliavo amaramente. L'elemento storico, nonostante sia violento e non rassicurante, è in grado di attirare la curiosità del lettore che, ignaro del contenuto, si fionda alla lettura. Premetto che l'opera in questione è stata valutata in maniera colma di delusione a causa dell'assenza di numerose aspettative positive mai riscontrate. Gli sviluppi sono altamente penosi, e sfoceranno nel commerciale e nelle consuete banalità che sono soliti propinarci negli ultimi tempi diversi artisti. Cosa ci possono esporre di innovativo e originale? Semplice: elementi di sovrannaturale tendente all'horror non richiesti e drastiche lacune narrative. Sicuramente non si tratta di un'opera impegnata, ma nemmeno completamente frivola di contenuti; in quanto questi vi sono, ma malamente esposti. I disegni, invece, sono il vero punto di forza. Si dimostrano limpidi, puliti e lineari; mai confusionari, nonostante le numerose scene di azione. Nel complesso è un titolo che non si dimostra interessante quanto sembra, ma anzi a tratti deludente. Insomma, è un lettura leggera e movimentata che va letta con molta disinvoltura e poche aspettative.