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Solo per i fan di "Detective Conan"! In questa serie, disunita visto l numero di autori che si susseguono nei vari volumi, il nostro Conan si trova a risolvere casi meno complessi di quelli della serie originale, ma non per questo privi di originalità.
Lo stile dei disegni ricorda un po' il vecchio stile di Aoyama (ricordiamoci che il primo Special Case è stato pubblicato in Giappone tra i volumi tredici e quattordici della serie originale), la mano non è la stessa, ma si fanno piacere.

Questi casi, a mio giudizio non hanno poi molto da invidiare alla serie originale, ma hanno una gravissima pecca: la mancanza di contestualizzazione. All'inizio di ogni caso, un paio di didascalie spiegano brevemente dove si trova Conan e si parte subito con l'inserire i personaggi. Se solo gli autori si sforzassero di dedicare magari un mezzo capitolo a un'introduzione come quelle che abitualmente leggiamo nella serie originale. Poi ogni autore interpreta "Detective Conan" a modo suo; ad esempio in questi sei volumi io ho sviluppato una particolare simpatia verso un autore, Yamagishi, autore del primo, secondo, sesto e futuro undicesimo volume (seppur abbia preso due cantonate pazzesche a livello di trama nel secondo volume), che pur non rivelando ogni dettaglio subito, fa si che il lettore proceda di pari passo con Conan nelle sue deduzioni, cosa che sarebbe piacevole trovare anche negli altri Special.
In conclusione: serie per pochi affezionati che si sforzino a capire lo spirito di quest'opera che non può avere trama, ma si presenta a noi solo come una leggera lettura non impegnata.