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7.0/10
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Un Diavolo. Un Diavolo con il più alto quantitativo di Materia Oscura di tutto il Regno dei Demoni, capace di sbaragliare qualsiasi nemico; membro della famiglia reale e indiscusso erede al trono, essendo l'unico fra i suoi fratelli ad aver ereditato completamente l'essenza demoniaca del padre.
Un vero Principe dei Demoni direte voi, ma con una sola pecca: un cuore gentile.
Questa sua diversità rispetto a un comune demone, la sua incapacità di cedere completamente al male, è causa del suo esilio e della perdita di tutta la sua forza.
Questo è...Defense Devil.

Una storia dove il bene e il male si mischiano, si confondono e perdono completamente la loro classica concezione; dove l'apparenza spesso inganna.
E' questo a mio parere il vero punto di forza del manga ed il messaggio finale che ne traspare, rendendo una trama non troppo originale, incalzante e ricca di colpi di scena e caratterizzando al meglio ogni singolo personaggio; sia i protagonisti che gli antagonisti hanno il proprio carattere, il loro modo di vedere le cose, e subiscono un'evoluzione precisa ai fini della storia.
Non viene tralasciato nessuno, da Shugarl a Elimona, da Padre Selma a Jupiter, ciascuno ha il proprio spessore e s'intreccia in modo efficace nel corso dei volumi destando sempre l'interesse del lettore.
E poi, come è giusto che sia in un manga come questo, un po' di sensualità e provocazione qua e là a rendere il tutto intrigante, cosa che nel caso di personaggi come Elimona, ne esaltano l'indole maliziosa e demoniaca, mentre in personaggi come Idamaria la dolcezza e la bellezza, generando in entrambi i casi scene simpatiche di imbarazzo e fraintendimento con Kukabara.
Anche il disegno è decisamente curato; gli scenari, le trasformazioni, le tecniche usate in combattimento, i tratti dei personaggi e le ombreggiature, sono tutte cose che rendono la lettura di questo manga piacevole e scorrevole.

Le uniche cose che mi fanno un po' storcere il naso sono il ruolo di Kukabara come avvocato e il modo in cui questo aspetto viene svolto, l'eccessiva presenza di scene "comiche"(soprattutto con Bichura) in certi casi forzate e banali, e la prevedibilità di alcune situazioni.In particolar modo, il Kukabara avvocato ci viene mostrato solo nei primi capitoli della storia in modo un po' ripetitivo e frettoloso, senza affrontare l'investigazione di ogni singolo caso in modo da coinvolgere il lettore, ma passando quasi direttamente alla soluzione.
In più il fatto che lui abbia deciso di aiutare le anime sconosciute che arrivano all'Orizzonte degli Eventi(confine fra il mondo degli umani e l'Inferno) facendo l'avvocato non ha alcun peso in tutto il manga praticamente, anzi, se non fosse che a un certo punto Kukabara torna al suo vecchio ruolo per un cliente particolare, si potrebbe quasi dire che il suo essere avvocato non c'entra niente con tutta la storia.
Detto questo, se gli autori avessero svolto la trama con più serietà che comicità, mettendo qualcosa in più che rendesse il tutto veramente particolare ed originale, probabilmente se non sarebbe stato un capolavoro ci sarebbe andato vicino.