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Kingdom Hearts: Chain of Memories è un manga che, in soli due volumetti, riesce sicuramente a colpire il lettore. Forse per la semplicità con cui è stato creato, o forse per l'incredibile storia di sottofondo, ispirata all'omonimo gioco per Playstation 2 e Game Boy Advance realizzato dalla collaborazione tra la Square Enix e la Disney. Vorrei veramente fare una lode a Shiro Amano che con la sua capacità è riuscito a fare un lavoro degno di nota.

La storia. Tutto inizia quando uno strano tipo vestito di nero appare a Sora e gli dice che tutto ciò che vuole lo può trovare nel Castello dell'Oblìo. Da qui iniziano le avventure di Sora, Topolino e Pippo nel Castello dove "ottenendo si perde e perdendo si ottiene". Sono presenti vari colpi di scena che animano un po' l'azione. Sora e gli altri ripercorrono spazi creati dalla memoria del protagonista ritrovando vecchi amici che però resteranno sempre e soltanto delle "copie" di quelli reali. Appaiono alcuni elementi dell'Organizzazione XIII rendendo le avventure di Sora ancora più movimentate. La trama è quasi uguale a quella del videogioco e sicuramente, chi ci ha già giocato, non la dovrebbe trovare "rifatta". Il finale è un po' confuso, ma comunque ben fatto.

I disegni sono sicuramente il punto forte di questo manga poiché sono fatti veramente bene. Sora è disegnato in modo semplice, ma allo stesso tempo ideale. I personaggi della disney sono perfetti, così come quelli non. Lo stile è gradevole e divertente in certi punti. Su questo non c'è sicuramente nulla da ridire. Il colore è ben steso, luci e ombre hanno una bella armonia tra di loro. Il design interno è ben curato, non ci sono troppi discorsi e le vignette sono organizzate in modo impeccabile.

L'edizione della Disney Manga, per come è fatta, ha veramente un buon prezzo. Possiede la sovraccoperta, le pagine sono ben attaccate ed è molto semplice sfogliarlo. E' un formato abbastanza grande cosicché si veda tutto più nitidamente.

Sono molto felice di averlo letto. Non avendo giocato al videogioco in questione (ho guardato solo le scene su internet) posso dire che non è stato per niente un lavoro sprecato: la trasposizione manga è, sicuramente, un ottimo modo per far conoscere questa splendida saga anche a chi il gioco non se lo può permettere. Lo consiglio a tutti, con tutto il cuore, perché tanta semplicità unita a tanta bellezza non si trova da nessuna parte: io ne sono rimasta realmente impressionata. Mi aspetto molto anche dagli altri capitoli della saga.