Recensione
<b>ATTENZIONE SPOILER!</b>
[Non vi descrivo la trama, visto che c'è sopra e visto che la conoscono tutti.]
Conosciuto in Italia con numerosi nomi, tra cui Rossana, Kodocha o con il suo titolo originale per esteso, Kodomo no Omocha, il giocattolo dei bambini è l'opera più famosa di Miho Obana, ed uno degli Shojo manga più amati e seguiti nel mondo.
Era da tempo che volevo fare una recensione su questo manga, che a mio parere è un capolavoro.
Molti confondo il titolo ''Kodomo No Omocha'' dicendo: ''Ah, ma allora è un kodomo, non uno shojo''.
Invece no. Il titolo ha due significati: infatti ''Kodomo No Omocha'' è la trasmissione televisiva per cui lavora Sana Kurata, la protagonista, ma allo stesso tempo il titolo ci dice come i ragazzi di oggi padroneggiano il mondo come un semplice giocattolo.
I significati, i messaggi, gli insegnamenti e le emozioni che ho provato leggendo questo fumetto, sono indescrivibili.
Miho Obana riesce a dare ai suoi manga quel ''tocco in più'' di non so che, che nessun altro autore di manga finora è riuscito a darmi.
Sarò perché ha influenzato l'infanzia di tutti noi, sarà perché è stato il mio primo manga, ma Kodocha rimane sempre Kodocha.
I disegni sono meravigliosi, perfetti, ogni personaggio è ben caratterizzato con estrema cura, sia i giovani protagonisti, sia gli adulti presenti nell'opera.
Il tratto della Obana è delicato anche nelle scene più violente (come quelle dove Akito picchia alcuni teppistelli) o in quelle cupe.
Nel manga sono presenti pochi retini, ma concentrati in una giusta dose.
A differenza degli altri Shojo, ogni cosa che accade ai personaggi è un solco sul terreno che non scomparirà più.
Una cosa positiva di questo manga riguarda le scene tipiche degli shojo: sono molto semplici, senza tutti quei cuoricini sdolcinati che troviamo nel 90% di tutti gli Shojo esistenti.
Il vero punto forte è la trama: davvero originale. Si susseguono scene divertentissime (soprattutto nei primi numeri) a scene molto cupe (volumi centrali) fino ad arrivare a scene anche strazianti. (ultimi volumi).
Tuttavia, anche in queste scene così tristi, l'autrice riesce a farti sorridere, con quel piccola battuta che non stravolge però l'equilibrio dei fatti.
La protagonista non è la solita babbea ma una ragazza che ricuce le ferite nel suo cuore con il sorriso. E questa è una cosa che ho davvero amato di questo manga.
Nonostante i tristi e difficili avvenimenti e i triangoli amorosi, i protagonisti continueranno a vivere, in attesa di diventare adulti e di superare quel difficile mondo che è l'adolescenza.
L'edizione è ottima. La dynit non mi ha mai deluso e il prezzo è anche troppo basso (€ 3,90) per un'opera così delicata.
Tuttavia, se vi sembra ancora molto caro, la Dynit vi propone i due formati ''Box'' dove risparmiate un bel po'. (forse un quattro o cinque volumi)
Mi pare ovvio che il voto da dare sia 10. Lo consiglio a tutti quelli che vogliono entrare nel mondo manga, a chi vuole un'opera appassionante e coinvolgente, ricca di avvenimenti, che non stanca mai. Adatta a ragazze e ragazzi maturi.
[Non vi descrivo la trama, visto che c'è sopra e visto che la conoscono tutti.]
Conosciuto in Italia con numerosi nomi, tra cui Rossana, Kodocha o con il suo titolo originale per esteso, Kodomo no Omocha, il giocattolo dei bambini è l'opera più famosa di Miho Obana, ed uno degli Shojo manga più amati e seguiti nel mondo.
Era da tempo che volevo fare una recensione su questo manga, che a mio parere è un capolavoro.
Molti confondo il titolo ''Kodomo No Omocha'' dicendo: ''Ah, ma allora è un kodomo, non uno shojo''.
Invece no. Il titolo ha due significati: infatti ''Kodomo No Omocha'' è la trasmissione televisiva per cui lavora Sana Kurata, la protagonista, ma allo stesso tempo il titolo ci dice come i ragazzi di oggi padroneggiano il mondo come un semplice giocattolo.
I significati, i messaggi, gli insegnamenti e le emozioni che ho provato leggendo questo fumetto, sono indescrivibili.
Miho Obana riesce a dare ai suoi manga quel ''tocco in più'' di non so che, che nessun altro autore di manga finora è riuscito a darmi.
Sarò perché ha influenzato l'infanzia di tutti noi, sarà perché è stato il mio primo manga, ma Kodocha rimane sempre Kodocha.
I disegni sono meravigliosi, perfetti, ogni personaggio è ben caratterizzato con estrema cura, sia i giovani protagonisti, sia gli adulti presenti nell'opera.
Il tratto della Obana è delicato anche nelle scene più violente (come quelle dove Akito picchia alcuni teppistelli) o in quelle cupe.
Nel manga sono presenti pochi retini, ma concentrati in una giusta dose.
A differenza degli altri Shojo, ogni cosa che accade ai personaggi è un solco sul terreno che non scomparirà più.
Una cosa positiva di questo manga riguarda le scene tipiche degli shojo: sono molto semplici, senza tutti quei cuoricini sdolcinati che troviamo nel 90% di tutti gli Shojo esistenti.
Il vero punto forte è la trama: davvero originale. Si susseguono scene divertentissime (soprattutto nei primi numeri) a scene molto cupe (volumi centrali) fino ad arrivare a scene anche strazianti. (ultimi volumi).
Tuttavia, anche in queste scene così tristi, l'autrice riesce a farti sorridere, con quel piccola battuta che non stravolge però l'equilibrio dei fatti.
La protagonista non è la solita babbea ma una ragazza che ricuce le ferite nel suo cuore con il sorriso. E questa è una cosa che ho davvero amato di questo manga.
Nonostante i tristi e difficili avvenimenti e i triangoli amorosi, i protagonisti continueranno a vivere, in attesa di diventare adulti e di superare quel difficile mondo che è l'adolescenza.
L'edizione è ottima. La dynit non mi ha mai deluso e il prezzo è anche troppo basso (€ 3,90) per un'opera così delicata.
Tuttavia, se vi sembra ancora molto caro, la Dynit vi propone i due formati ''Box'' dove risparmiate un bel po'. (forse un quattro o cinque volumi)
Mi pare ovvio che il voto da dare sia 10. Lo consiglio a tutti quelli che vogliono entrare nel mondo manga, a chi vuole un'opera appassionante e coinvolgente, ricca di avvenimenti, che non stanca mai. Adatta a ragazze e ragazzi maturi.