Recensione
Fushigi Yugi Special
10.0/10
Fushigi Yugi Special, altrimenti conosciuto come Genbu Kaiden (la leggenda di Genbu) è una storia precedente a quella del primo Fushigi Yugi uscito.
La protagonista è Takiko Okuda che vive nel Giappone del periodo Taisho (1912-1926).
La giovane, da poco orfana di madre, vive un periodo abbastanza critico nella sua vita di diciassettenne: il padre infatti è assente e concentrato unicamente sul suo lavoro di scrittore. Ma un giorno, persa la pazienza, la ragazza decide di distruggere l'ultima fatica del padre, alla quale sembra morbosamente attaccato, strappandola. Così facendo, però apre un "portale" per un altro mondo... per meglio dire finisce direttamente nel libro in questione, lo Shijintenchisho. Si ritrova così ad essere la tanto attesta Sacerdotessa della divinità Genbu, incaricata di riunire i sette guerrieri celesti e di salvare il mondo del libro dalla tirannia dell'attuale sovrano.
Ma chiedere un desiderio a Genbu ha un prezzo...
Che dire... Yuu Watase non delude mai, anzi ogni volta riesce a stupire con rinnovato entusiasmo i suoi lettori.
Rispetto al primo Fushigi Yugi, le linee, la delicatezza e la morbidezza dei disegni sono decisamente superlative, e lo stile inconfondibile dell'autrice risalta ancora di più assumendo in questo titolo un'eleganza che ha pochi pari.
I personaggi risultano subito molto intriganti e ben diversificati tra loro. Tanto di cappello anche per gli sfondi (e di conseguenza ai signori assistenti), assolutamente degni del genere che sfora nel fantasy continuamente.
Oltre al fascino visivo, i personaggi possiedono una caratterizzazione molto ben delineata, non ricadendo mai nella banalità. Ma, seppur si comincia da subito ad inquadrare i personaggi per carattere, a volte è ugualmente difficile capire cosa passi loro per la testa o prevedere come potrebbero comportarsi in una data situazione. E questo aspetto li rende ancora più credibili, affascinanti e apre la possibilità a colpi di scena accattivanti. Si muovono tutti con molta naturalezza all'interno della storia, senza sbalzare mai il proprio ruolo o quello degli altri, insomma amalgamandosi perfettamente tra loro, formando una trama avvincente che non toglie spazio a nessuno. Infatti, nonostante l'attenzione sia rivolta principalmente a Takiko e Rimdo/Uruki, gli altri personaggi non vengono lasciati indietro o sminuiti o meno definiti. Il carattere di tutti è molto forte, spiccato e mai simile a quello degli altri. Tutti emergono per quello che sono.
La storia, nonostante tratti un tema abbastanza ricorrente nei manga, ovvero quello del viaggio in un altro mondo, è innovativa, perché finire in un altro mondo, appunto, è una cosa già vista, ma finire dentro il mondo di un libro, è una novità, o almeno lo è per me.
Riguardo alla versione uscita in Italia... ma perché le tavole invertite? Ebbene sì, è stato adattato alla lettura occidentale, da sinistra a destra... E questa sinceramente è l'unica vera pecca che si può notare...
In conclusione, è un'opera che riletta più volte non stanca, un titolo che per gli amanti della sensei Watase non può mancare sulla libreria, una storia appassionante che mischia perfettamente l'amore, i sentimenti e l'introspezione contrastanti della protagonista, l'avventura del viaggio, l'azione delle battaglie e il lato fantasy dell'intera vicenda.
Spero di poter leggere un finale prima o poi, visto che i lavori procedono un pò a rilento (in Italia il primo numero è uscito ottobre-novembre del 2005)
Nonostante sia in sospeso e debba ancora leggere il decimo volume appena uscito, posso dire che è forse il mio manga preferito e non vedo l'ora di conoscerne il seguito.
La protagonista è Takiko Okuda che vive nel Giappone del periodo Taisho (1912-1926).
La giovane, da poco orfana di madre, vive un periodo abbastanza critico nella sua vita di diciassettenne: il padre infatti è assente e concentrato unicamente sul suo lavoro di scrittore. Ma un giorno, persa la pazienza, la ragazza decide di distruggere l'ultima fatica del padre, alla quale sembra morbosamente attaccato, strappandola. Così facendo, però apre un "portale" per un altro mondo... per meglio dire finisce direttamente nel libro in questione, lo Shijintenchisho. Si ritrova così ad essere la tanto attesta Sacerdotessa della divinità Genbu, incaricata di riunire i sette guerrieri celesti e di salvare il mondo del libro dalla tirannia dell'attuale sovrano.
Ma chiedere un desiderio a Genbu ha un prezzo...
Che dire... Yuu Watase non delude mai, anzi ogni volta riesce a stupire con rinnovato entusiasmo i suoi lettori.
Rispetto al primo Fushigi Yugi, le linee, la delicatezza e la morbidezza dei disegni sono decisamente superlative, e lo stile inconfondibile dell'autrice risalta ancora di più assumendo in questo titolo un'eleganza che ha pochi pari.
I personaggi risultano subito molto intriganti e ben diversificati tra loro. Tanto di cappello anche per gli sfondi (e di conseguenza ai signori assistenti), assolutamente degni del genere che sfora nel fantasy continuamente.
Oltre al fascino visivo, i personaggi possiedono una caratterizzazione molto ben delineata, non ricadendo mai nella banalità. Ma, seppur si comincia da subito ad inquadrare i personaggi per carattere, a volte è ugualmente difficile capire cosa passi loro per la testa o prevedere come potrebbero comportarsi in una data situazione. E questo aspetto li rende ancora più credibili, affascinanti e apre la possibilità a colpi di scena accattivanti. Si muovono tutti con molta naturalezza all'interno della storia, senza sbalzare mai il proprio ruolo o quello degli altri, insomma amalgamandosi perfettamente tra loro, formando una trama avvincente che non toglie spazio a nessuno. Infatti, nonostante l'attenzione sia rivolta principalmente a Takiko e Rimdo/Uruki, gli altri personaggi non vengono lasciati indietro o sminuiti o meno definiti. Il carattere di tutti è molto forte, spiccato e mai simile a quello degli altri. Tutti emergono per quello che sono.
La storia, nonostante tratti un tema abbastanza ricorrente nei manga, ovvero quello del viaggio in un altro mondo, è innovativa, perché finire in un altro mondo, appunto, è una cosa già vista, ma finire dentro il mondo di un libro, è una novità, o almeno lo è per me.
Riguardo alla versione uscita in Italia... ma perché le tavole invertite? Ebbene sì, è stato adattato alla lettura occidentale, da sinistra a destra... E questa sinceramente è l'unica vera pecca che si può notare...
In conclusione, è un'opera che riletta più volte non stanca, un titolo che per gli amanti della sensei Watase non può mancare sulla libreria, una storia appassionante che mischia perfettamente l'amore, i sentimenti e l'introspezione contrastanti della protagonista, l'avventura del viaggio, l'azione delle battaglie e il lato fantasy dell'intera vicenda.
Spero di poter leggere un finale prima o poi, visto che i lavori procedono un pò a rilento (in Italia il primo numero è uscito ottobre-novembre del 2005)
Nonostante sia in sospeso e debba ancora leggere il decimo volume appena uscito, posso dire che è forse il mio manga preferito e non vedo l'ora di conoscerne il seguito.