Recensione
La lettura di una serie manga suscita emozioni diverse a seconda dei contenuti: in particolar modo, gli shoujo manga riservati a un pubblico prevalentemente femminile, in particolare negli ultimi anni, hanno un alto tasso di contenuti pressoché sdolcinati. Nel caso di Seiho High School Men's, invece, pochissime parti degli otto volumi sono riservate a scene di questo tipo, perché per il resto la focalizzazione è incentrata sul mondo maschile liceale, decisamente arcano e sconosciuto dal punto di vista delle adolescenti.
I quattro protagonisti sono iscritti in un istituto privato maschile, chiamato Seiho (ma il cui nomignolo dato dagli stessi studenti è Alcatraz), la cui peculiarità è la posizione isolata dal resto del Giappone. Ciò che unisce questi quattro ragazzini alle prese con la quotidiana vita liceale è il sogno dell'amore della loro vita, che desiderano incontrare con tutti sé stessi. Nella durata degli otto volumi, che vedono intrecciarsi le quotidiane ma insolite vicende scolastiche dei quattro alle prese con le loro prime esperienze amorose, la peculiarità che si intravede in ogni singola tavola dell'autrice è quanto i ragazzi, in un manga shoujo destinato a un pubblico femminile, vengano ritratti come persone normali, dando così un taglio alla tipica situazione di "Bello e Impossibile" presente nella maggior parte degli shojo manga odierni.
Il liceo Seiho non è un istituto privato élite composto unicamente da bellocci egoisti e presuntuosi o da femminei ragazzini dolci: è un luogo normalissimo, popolato da persone normali, dove le riviste per soli maschi vengono tramandate da studente a studente come se fossero oro colato e dove ognuno si comporta in assoluta libertà. In questi tempi, dove sono infinite le lamentele riguardanti i cliché letterari triti e ritriti, era necessaria una serie come questa, che spezzasse il banale ed entrasse nella quotidianità dell'universo adolescenziale maschile, in ogni suo lato. Il character design è difatti vario e molto ben realizzato, anche grazie all'originalità: il carattere di ogni protagonista è in simbiosi col rispettivo aspetto fisico, rendendo quindi i vari personaggi molto interessanti.
Ogni persona ha un carattere all'opposto dell'altro: Maki, le cui vicende vengono narrate dal suo punto di vista, è un ragazzino all'apparenza dolce e solare ma, se provocato, diviene violento e irascibile. Hanai è invece frivolo e fin troppo sdolcinato, oltre che palesemente omosessuale, l'unico dell'istituto. Kamiki, il ragazzo all'apparenza perfetto, dall'aspetto virile e mascolino, nasconde un lato trasandato e sciatto, tradendo quindi ogni aspettativa su classico belloccio di turno, rispettato da tutti gli studenti, senza alcun difetto; quanto al diretto Nogami, insensibile e completamente privo di tatto, riesce sempre ad affermare senza alcun problema qualsiasi cosa che gli passi per la testa. In sostanza, la principale colonna portante di Seiho High School Men's è l'anti-cliché, di cui fa il suo principale punto di forza. La nostra mente, essendo ormai abituata alle solite situazioni fumettistiche e ai soliti risvolti delle trame, viene catapultata durante la lettura in un universo totalmente diverso a quello solito della narrazione shojo contemporanea, un ritratto del mondo reale, di situazioni, anche se spesso volutamente esagerate e al limite del credibile, che commuovono e che divertono, ma sempre in una maniera incredibilmente dolce e realistica.
La struttura della serie è di tipo episodico, anche se ovviamente il filo logico delle vicende è ben chiaro e distinto; ciò si addice molto al manga, reso così più leggero e piacevole dalla varietà e dalla scorrevolezza delle singole storie. Fin dalle prime vicende narrative, un ristretto numero di protagoniste femminili entrerà a far parte della vita quotidiana dei quattro protagonisti, in maniera sì rilevante ma al tempo stesso non eccessivamente invadente, lasciando così la prevalenza dello spazio ai ragazzi, protagonisti indiscussi della serie. Tra gli sfaccettati lati di questa serie che ho personalmente apprezzato rientrano la maniera gergale e diretta, se non rozza, dei ragazzi di esprimersi tra loro, e l'incredibile dolcezza di certi capitoli, che sinceramente non mi sarei aspettata essere così delicati e piacevoli. Mai un manga i cui protagonisti indiscussi facessero parte dell'universo maschile è riuscito a farmi ridere così tanto, certe situazioni anche se al limite del credibile sono davvero molto spassose e demenziali.
Parlando del tratto dell'autrice, invece, ammetto che all'inizio non mi convinceva troppo, ma, tempo la lettura di un volume, mi ero già innamorata del suo tratto gentile e delicato con cui ritrae i protagonisti maschili. La stesura dei colori delle copertine mi è piaciuta molto, così come il tratto usato, che suggerisce un vero e proprio senso di leggerezza. Alla fine del primo e dell'ultimo volume sono presenti due episodi autoconclusivi, che lo ammetto non ho apprezzato per niente dal punto di vista dei contenuti. L'edizione Panini fa acqua da tutte le parti, e il rapporto qualità-prezzo non è per niente buono, a mio parere. In sostanza, assegno come voto a Seiho High School Men's un otto pieno, dato soprattutto come premio per l'originalità della trama, la singolarità dei protagonisti e dei loro caratteri e per la massiccia quantità di comicità presente, sempre in sintonia con le vene romantiche e dolci. Lo consiglio a chi cerca un'opera leggera e non troppo impegnativa, ma che sia comunque in grado di far sognare e ridere come un'opera più complessa.
I quattro protagonisti sono iscritti in un istituto privato maschile, chiamato Seiho (ma il cui nomignolo dato dagli stessi studenti è Alcatraz), la cui peculiarità è la posizione isolata dal resto del Giappone. Ciò che unisce questi quattro ragazzini alle prese con la quotidiana vita liceale è il sogno dell'amore della loro vita, che desiderano incontrare con tutti sé stessi. Nella durata degli otto volumi, che vedono intrecciarsi le quotidiane ma insolite vicende scolastiche dei quattro alle prese con le loro prime esperienze amorose, la peculiarità che si intravede in ogni singola tavola dell'autrice è quanto i ragazzi, in un manga shoujo destinato a un pubblico femminile, vengano ritratti come persone normali, dando così un taglio alla tipica situazione di "Bello e Impossibile" presente nella maggior parte degli shojo manga odierni.
Il liceo Seiho non è un istituto privato élite composto unicamente da bellocci egoisti e presuntuosi o da femminei ragazzini dolci: è un luogo normalissimo, popolato da persone normali, dove le riviste per soli maschi vengono tramandate da studente a studente come se fossero oro colato e dove ognuno si comporta in assoluta libertà. In questi tempi, dove sono infinite le lamentele riguardanti i cliché letterari triti e ritriti, era necessaria una serie come questa, che spezzasse il banale ed entrasse nella quotidianità dell'universo adolescenziale maschile, in ogni suo lato. Il character design è difatti vario e molto ben realizzato, anche grazie all'originalità: il carattere di ogni protagonista è in simbiosi col rispettivo aspetto fisico, rendendo quindi i vari personaggi molto interessanti.
Ogni persona ha un carattere all'opposto dell'altro: Maki, le cui vicende vengono narrate dal suo punto di vista, è un ragazzino all'apparenza dolce e solare ma, se provocato, diviene violento e irascibile. Hanai è invece frivolo e fin troppo sdolcinato, oltre che palesemente omosessuale, l'unico dell'istituto. Kamiki, il ragazzo all'apparenza perfetto, dall'aspetto virile e mascolino, nasconde un lato trasandato e sciatto, tradendo quindi ogni aspettativa su classico belloccio di turno, rispettato da tutti gli studenti, senza alcun difetto; quanto al diretto Nogami, insensibile e completamente privo di tatto, riesce sempre ad affermare senza alcun problema qualsiasi cosa che gli passi per la testa. In sostanza, la principale colonna portante di Seiho High School Men's è l'anti-cliché, di cui fa il suo principale punto di forza. La nostra mente, essendo ormai abituata alle solite situazioni fumettistiche e ai soliti risvolti delle trame, viene catapultata durante la lettura in un universo totalmente diverso a quello solito della narrazione shojo contemporanea, un ritratto del mondo reale, di situazioni, anche se spesso volutamente esagerate e al limite del credibile, che commuovono e che divertono, ma sempre in una maniera incredibilmente dolce e realistica.
La struttura della serie è di tipo episodico, anche se ovviamente il filo logico delle vicende è ben chiaro e distinto; ciò si addice molto al manga, reso così più leggero e piacevole dalla varietà e dalla scorrevolezza delle singole storie. Fin dalle prime vicende narrative, un ristretto numero di protagoniste femminili entrerà a far parte della vita quotidiana dei quattro protagonisti, in maniera sì rilevante ma al tempo stesso non eccessivamente invadente, lasciando così la prevalenza dello spazio ai ragazzi, protagonisti indiscussi della serie. Tra gli sfaccettati lati di questa serie che ho personalmente apprezzato rientrano la maniera gergale e diretta, se non rozza, dei ragazzi di esprimersi tra loro, e l'incredibile dolcezza di certi capitoli, che sinceramente non mi sarei aspettata essere così delicati e piacevoli. Mai un manga i cui protagonisti indiscussi facessero parte dell'universo maschile è riuscito a farmi ridere così tanto, certe situazioni anche se al limite del credibile sono davvero molto spassose e demenziali.
Parlando del tratto dell'autrice, invece, ammetto che all'inizio non mi convinceva troppo, ma, tempo la lettura di un volume, mi ero già innamorata del suo tratto gentile e delicato con cui ritrae i protagonisti maschili. La stesura dei colori delle copertine mi è piaciuta molto, così come il tratto usato, che suggerisce un vero e proprio senso di leggerezza. Alla fine del primo e dell'ultimo volume sono presenti due episodi autoconclusivi, che lo ammetto non ho apprezzato per niente dal punto di vista dei contenuti. L'edizione Panini fa acqua da tutte le parti, e il rapporto qualità-prezzo non è per niente buono, a mio parere. In sostanza, assegno come voto a Seiho High School Men's un otto pieno, dato soprattutto come premio per l'originalità della trama, la singolarità dei protagonisti e dei loro caratteri e per la massiccia quantità di comicità presente, sempre in sintonia con le vene romantiche e dolci. Lo consiglio a chi cerca un'opera leggera e non troppo impegnativa, ma che sia comunque in grado di far sognare e ridere come un'opera più complessa.