Recensione
Toriko
5.0/10
Una trama decisamente particolare, non c'è che dire! Il mondo in cui è ambientato è semplice, ma ben organizzato e viene reso chiaro fin dal primo capitolo. Però è comunque il solito shonen mainstream esagerato in cui si susseguono combattimenti sempre più estremi.
Lettura: è semplicissima. La disposizione delle vignette è classica, senza alcuna innovazione o particolarità. E' un manga molto anni '80, sullo stile di “Dragonball”, facile da leggere e comprendere per chiunque. Esso è ricolmo di azione e di gag comiche sorpassate. Non mi ha trasmesso nulla di particolare, ma non mi ha nemmeno fatto sbadigliare.
Voto alla lettura: 6
Personaggi: partiamo dal protagonista, lo stereotipo dello stereotipo: tizio muscolosissimo, dotato di super-forza (anche se dire super-forza è davvero poco nel caso di Toriko), super-olfatto, super-questo, super-quell'altro e, ovviamente, con la fame di un gigante che non mangia da circa tre mesi.
Komatsu è invece lo stereotipo della spalla del protagonista, ovvero un tizio debole e fifone, che ogni volta si stupisce delle strabilianti capacità del protagonista e che fa domande al quale Toriko risponderà per far capire al lettore cosa sta succedendo, in cosa consistono le sue tecniche, eccetera.
Gli altri personaggi sono ancora troppo poco approfonditi per essere giudicati.
Voto ai personaggi: 5
Disegni: sono anni '80, ovvero sorpassati. Gente dai muscoli alti come degli alberi, aspetto rozzo, virile, con lineamenti molto marcati. Gli sfondi spesso e volentieri lasciano a desiderare e i mostri sono degni di un manga per bambini, fatta esclusione del Troll Kong che mi fa abbastanza paura.
In questo manga non si è ancora nemmeno intravisto un personaggio femminile e la cosa non mi dispiace, non sono sicura di voler vedere una donna disegnata da questo mangaka.
Voto ai disegni: 5.
L'edizione è quella classica senza pagine a colori e sovraccoperta, ma essendo Star Comics è comunque ben fatta, anche se rilascia un po' d'inchiostro. ben fatta, anche se rilascia un po' d'inchiostro.
Lettura: è semplicissima. La disposizione delle vignette è classica, senza alcuna innovazione o particolarità. E' un manga molto anni '80, sullo stile di “Dragonball”, facile da leggere e comprendere per chiunque. Esso è ricolmo di azione e di gag comiche sorpassate. Non mi ha trasmesso nulla di particolare, ma non mi ha nemmeno fatto sbadigliare.
Voto alla lettura: 6
Personaggi: partiamo dal protagonista, lo stereotipo dello stereotipo: tizio muscolosissimo, dotato di super-forza (anche se dire super-forza è davvero poco nel caso di Toriko), super-olfatto, super-questo, super-quell'altro e, ovviamente, con la fame di un gigante che non mangia da circa tre mesi.
Komatsu è invece lo stereotipo della spalla del protagonista, ovvero un tizio debole e fifone, che ogni volta si stupisce delle strabilianti capacità del protagonista e che fa domande al quale Toriko risponderà per far capire al lettore cosa sta succedendo, in cosa consistono le sue tecniche, eccetera.
Gli altri personaggi sono ancora troppo poco approfonditi per essere giudicati.
Voto ai personaggi: 5
Disegni: sono anni '80, ovvero sorpassati. Gente dai muscoli alti come degli alberi, aspetto rozzo, virile, con lineamenti molto marcati. Gli sfondi spesso e volentieri lasciano a desiderare e i mostri sono degni di un manga per bambini, fatta esclusione del Troll Kong che mi fa abbastanza paura.
In questo manga non si è ancora nemmeno intravisto un personaggio femminile e la cosa non mi dispiace, non sono sicura di voler vedere una donna disegnata da questo mangaka.
Voto ai disegni: 5.
L'edizione è quella classica senza pagine a colori e sovraccoperta, ma essendo Star Comics è comunque ben fatta, anche se rilascia un po' d'inchiostro. ben fatta, anche se rilascia un po' d'inchiostro.