Recensione
L'attacco dei giganti
4.0/10
Recensione di Northensnow
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Mi sono avvicinato a questo manga interessato dalla premessa più che dagli elogi che a quanto pare quest'opera ha ricevuto - dico a quanto pare perché non ho mai letto commenti di alcun tipo riguardanti questo manga.
Mentre la premessa si conserva interessante, lo sviluppo lo è molto meno. Nel primo volume è condensata una mole notevole di informazioni e dettagli riguardanti l'ambiente in cui si sviluppa la storia, la maggior parte dei quali vengono comunicati al lettore in modo piatto e artificiale.
Allo stesso modo la caratterizzazione dei personaggi viene data in modo molto esplicito e poco genuino. Ogni volta che un personaggio prova un'emozione deve trasmetterlo con una frase banale, tipo "sono un codardo" o "ora te la faccio pagare". I personaggi sembrano ignari di informazioni veramente banali per il solo scopo di poterlo dire a chiare lettere al lettore: com'è possibile che un ragazzo che ha vissuto una vita a temere i giganti non sappia una cosa banale come il loro SOLO ED UNICO punto debole?
Infine, il disegno. Nonostante il tratto sia piacevole, le proporzioni sono spesso sballate a livelli assurdi: teste enormi e piatte su corpi esili fanno da padrone.
Insomma, sembra uno dei soliti manga che escono recentemente: qualche idea originale messa insieme in una struttura banale e poco armonica.
Mentre la premessa si conserva interessante, lo sviluppo lo è molto meno. Nel primo volume è condensata una mole notevole di informazioni e dettagli riguardanti l'ambiente in cui si sviluppa la storia, la maggior parte dei quali vengono comunicati al lettore in modo piatto e artificiale.
Allo stesso modo la caratterizzazione dei personaggi viene data in modo molto esplicito e poco genuino. Ogni volta che un personaggio prova un'emozione deve trasmetterlo con una frase banale, tipo "sono un codardo" o "ora te la faccio pagare". I personaggi sembrano ignari di informazioni veramente banali per il solo scopo di poterlo dire a chiare lettere al lettore: com'è possibile che un ragazzo che ha vissuto una vita a temere i giganti non sappia una cosa banale come il loro SOLO ED UNICO punto debole?
Infine, il disegno. Nonostante il tratto sia piacevole, le proporzioni sono spesso sballate a livelli assurdi: teste enormi e piatte su corpi esili fanno da padrone.
Insomma, sembra uno dei soliti manga che escono recentemente: qualche idea originale messa insieme in una struttura banale e poco armonica.