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Può la scienza dell'uomo superare la natura? E se questo fosse possibile, non ci sarebbe poi il rischio che la gestione di una simile responsabilità ci si ritorca contro? Sono questi alcuni degli importanti interrogativi posti in questo interessante manga della Soryo.

La storia narra le vicende di Ryosuke Akiba, un ragazzo fuori dal comune. Il suo vero nome è ES00 o "Shuro" ed è nato dalle numerose sperimentazioni genetiche di un team di scienziati. L'obiettivo del team era quello di creare un essere "superiore", protetto dall'attacco di qualsiasi virus e con una vita media di 200 anni. Il risultato è appunto Shuro (prende il nome dalle foglie di palma menzionate nella Bibbia poiché, per la religione cattolica, l'applicare una croce sulla fronte con le ceneri di shuro lascia un segno di pentimento; in questo caso gli scienziati volevano rappresentare simbolicamente il loro pentimento per aver osato creare un essere umano, compito che solitamente spetta a Dio), l'unico essere umano geneticamente modificato ad essere sopravvissuto durante gli esperimenti realizzati dal Laboratorio Nazionale di Igiene. Ci sono, però, degli aspetti di Shuro che gli scienziati non avevano calcolato. Il ragazzo è in grado di leggere nella psicologia delle persone, di entrare direttamente dentro di loro, di percepire i sentimenti ed i pensieri più reconditi di ognuno e di manovrare i soggetti a suo piacimento. Dieci anni dopo la creazione di Shuro, gli scienziati, non ancora del tutto soddifatti, decisero di creare un suo clone, sviluppandolo in un utero artificiale. Il clone sarebbe stato utilizzato come cavia, per scoprire perché, su tutti gli embrioni, solo Shuro fosse riuscito a sopravvivere. Il clone ha il nome ES01 o Izak (come Isacco, figlio che Abramo voleva sacrificare a Dio, così come ES01 dovrebbe essere sacrificato per la scienza, per conoscere i punti di forza ed i punti deboli di Shuro). Tutto sembra procedere bene finché Shuro ed il suo clone Isak non decideranno di ribellarsi al volere degli uomini di scienza che li hanno creati. Entrambi reputano, infatti, le sperimentazioni degli uomini come un qualcosa di davvero insopportabile, come un comportamento troppo egoistico nei loro confronti. Decidono così di liberarsi dalle catene e di lasciare il laboratorio. Shuro e Izak sono, però, profondamente diversi caratterialmente: Shuro è vissuto in società con gli scienziati ed ha acquisito una minima percentuale di moralità e buon senso. Izak invece è totalmente slegato dai legami societari, è cresciuto in un utero artificiale isolato, avendo come unico canale di comunicazione telepatica il suo clone Shuro. È iracondo, potente e avventato e decide di distruggere sia il laboratorio sia gli scienziati aguzzini che volevano utilizzarlo semplicemente come "corpo di prova". I due ES entrano così a contatto con il mondo. Shuro si limiterà a vivere in società, sostituendosi con l'identità di una persona morta e vivendo all'interno della sua famiglia in maniera piuttosto pacifica. Avrà modo di incontrare Mine Kujo, ricercatrice di fisiologia cerebrale, con la quale riuscirà ad istaurare un rapporto diverso dal solito, non basato sull'azione manipolatoria. Mine, infatti, è una delle poche persone immuni al potere degli ES, in quanto la sua mente è difficilmente penetrabile. Sarà proprio lei che, insieme all'unico scienziato sopravvissuto dalla distruzione dell'Istituto di igiene da parte dei due ES, Shinichiro Sakaki, tenterà di fermare la furia omicida di Izak. Quest'ultimo, infatti, vive tra gli uomini covando un profondo rancore verso di loro, verso queste creature che hanno tentato solo di utilizzarlo come fosse un qualcosa di inanimato. Shuro, Mine e Sakaki riusciranno a salvare il genere umano dalla furia di Izak? Il prezzo da pagare sarà altissimo in ogni caso.

Ho apprezzato molto questo manga sia per la tematica trattata in modo complesso e innovativo, sia per la caratterizzazione davvero accurata dei personaggi. Shuro e Mine hanno più risalto rispetto ad altre figure, ma nel complesso tutti i personaggi sono analizzati nel profondo ed emergono i loro lati psicologici più nascosti e reconditi di ognuno. I disegni sono, come al solito, magnifici, molto geometrici e anatomicamente puliti. Le ambientazioni sono spesso oniriche, deliranti e particolari. In alcune parti del manga vengono addirittura raffigurati i pensieri di alcuni personaggi. La fantasia e l'originalità con cui la mangaka rappresenta e vivifica l'inconsistenza e la poca palpabilità dei pensieri umani mi è sembrato davvero un elemento apprezzabile ed innovativo. Come avrete capito, non è un manga da leggere per svago.

Questo manga tratta dei temi profondi, che dall'alba dei tempi smuovono le coscienze dell'animo umano. Perché veniamo alla luce? E perché dobbiamo morire? Non sarebbe possibile renderci immortali? Questa spasmodica ricerca di risposte in merito alla nostra esistenza porta spesso la scienza a tentare soluzioni azzardare. La manipolazione scientifica ha portato l'uomo a migliorare davvero tanto la qualità della propria vita, ma fin dove può spingersi questa sete di conoscenza? Qual è il limite che dobbiamo raggiungere oltre il quale è meglio non spingersi? I principi più basilari della bioetica possono essere del tutto ignorati? La morale è palese: non si può giocare con la vita delle persone a proprio piacimento; non si può manipolare una vita semplicemente perché siamo avidi di conoscenza o totalmente catturati dal nostro delirio di onnipotenza. La vita umana esige rispetto e superare il limite potrebbe essere rischioso. Il mio voto è 10.