Recensione
Gate 7
6.0/10
Detto sinceramente la prima cosa che penso se mi dite "Gate 7" è... "Hana sei un maschio, non è vero?"
La storia di Gate 7 vede come protagonista Chikaito, un liceale amante della storia, che recatosi a Kyoto per una gita incontra un gruppo molto bizzarro, formato da Sakura, Tachibana e Hana. I tre non sembrano essere dei semplici esseri umani, infatti Chikaito li vede sconfiggere dei mostri come se nulla fosse. Chikaito riceve un bacio da Hana, e con questo una sorte di "maledizione" che lo "obbligherà" ad andare a vivere a Kyoto.
La storia di Gate 7 si discosta abbastanza da alcune serie precedenti di queste autrici, questo perché è molto più "campanalista". Chiariamoci, a me piace molto il fatto che le vicende siano legate alla storia Giapponese, ma per noi occidentali è praticamente impossibile seguire appieno un manga che da per scontate delle conoscenze di base legate alla storia orientale. Soprattutto perché in Gate 7 la storia si estende a vari periodi e personaggi storici realmente esistiti. La situazione peggiora considerando il fatto che il manga, soprattutto in Italia, esce ad una lentezza infinità. Ma ciò non toglie che la storia sia interessante. Ammetto che ciò che mi ha più colpita è Hana, con il suo carattere tranquillo e il suo affezionarsi teneramente alle persone. Il fatto che sia un personaggio androgino, di cui ancora non si capisce il sesso, ha dato vita a una storia d'amore molto ambigua con il protagonista, degna delle nostre Clamp! Per quanto riguarda i disegni, i personaggi sono bellissimi, soprattutto quando indossano quei bellissimi vestiti tradizionali! Gli sfondi invece mi hanno davvero delusa. Preferisco di gran lunga quelli fatti a mano, molto belli, che usavano nelle serie precedenti. Il mio voto per ora è 6 in attesa che la storia decolli... attendo fiduciosa!
La storia di Gate 7 vede come protagonista Chikaito, un liceale amante della storia, che recatosi a Kyoto per una gita incontra un gruppo molto bizzarro, formato da Sakura, Tachibana e Hana. I tre non sembrano essere dei semplici esseri umani, infatti Chikaito li vede sconfiggere dei mostri come se nulla fosse. Chikaito riceve un bacio da Hana, e con questo una sorte di "maledizione" che lo "obbligherà" ad andare a vivere a Kyoto.
La storia di Gate 7 si discosta abbastanza da alcune serie precedenti di queste autrici, questo perché è molto più "campanalista". Chiariamoci, a me piace molto il fatto che le vicende siano legate alla storia Giapponese, ma per noi occidentali è praticamente impossibile seguire appieno un manga che da per scontate delle conoscenze di base legate alla storia orientale. Soprattutto perché in Gate 7 la storia si estende a vari periodi e personaggi storici realmente esistiti. La situazione peggiora considerando il fatto che il manga, soprattutto in Italia, esce ad una lentezza infinità. Ma ciò non toglie che la storia sia interessante. Ammetto che ciò che mi ha più colpita è Hana, con il suo carattere tranquillo e il suo affezionarsi teneramente alle persone. Il fatto che sia un personaggio androgino, di cui ancora non si capisce il sesso, ha dato vita a una storia d'amore molto ambigua con il protagonista, degna delle nostre Clamp! Per quanto riguarda i disegni, i personaggi sono bellissimi, soprattutto quando indossano quei bellissimi vestiti tradizionali! Gli sfondi invece mi hanno davvero delusa. Preferisco di gran lunga quelli fatti a mano, molto belli, che usavano nelle serie precedenti. Il mio voto per ora è 6 in attesa che la storia decolli... attendo fiduciosa!