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Ibuki è una ragazza poco femminile. Studia arti marziali, ha una forza sovrumana, è impavida e temeraria. Da sempre è considerata un vero maschiaccio e non è mai riuscita a trovare un ragazzo che le tenesse testa. Tutti, infatti, appaiono spaventati ed intimoriti dalla sua forza fisica e Ibuki non ha ancora avuto esperienze amorose. Desolata decide così di cambiare vita trasferendosi in una nuova scuola, per ricominciare da capo e per costruirsi una reputazione più femminile e tenera. Il caso vuole però che, proprio il primo giorno di scuola, la ragazza si trovi a dover soccorrere un cagnolino dando pieno sfoggio della sua prestanza fisica. Verrà notata ed avvicinata da uno strambo ragazzo, sempre circondato da corvi, che rischierà di mettere a repentaglio la nuova reputazione di dolce fanciulla indifesa che la ragazza stava tentando di costruirsi. Il ragazzo sembra essere il presidente di uno strambo club studentesco, il Club delle perline. Un ragazzo, dunque, dalla scarsa virilità ma…sarà veramente così? Quali sono le reali attività del club e perché i suoi membri tenteranno di coinvolgere Ibuki?

Tra i volumi unici dalla Motomi questo è sicuramente quello che mi ha entusiasmata di meno. La trama è abbastanza simile ai suoi precedenti volumi unici (Freccia danzante e Beast master) che però spiccavano per maggiore originalità e freschezza. Il club delle perline è sicuramente una storia divertente per trascorrere un po' di tempo ma non ha degli elementi particolari. La trama verte sempre sulle particolari abilità fisiche-atletiche dalla protagonista di turno e del belloccio che tenta di conquistarla con un susseguirsi di gag comiche davvero divertenti. I disegni sono meno curati rispetto alle altre opere di questa mangaka (probabilmente perché questo volume è antecedente agli altri) ma tutto sommato risultano carini e godibili. La Motomi riesce, come sempre, a conciliare scene esilaranti e vivaci a scene più profonde e serie, senza che il passaggio risulti pesante o innaturale.
Nel volumetto, edito Flashbook, è contenuta anche una mini storia in cui una liceale, Hitomi, delusa e abbandonata dal suo ex fidanzato fedifrago, tenterà di vendicarsi giocandogli un brutto scherzo per il white day, con il supporto e l'aiuto dell'amico di infanzia Yukimura. Lo scherzo avrà l'effetto desiderato ma farà sentire profondamente in colpa la ragazza…

Complessivamente mi sento di attribuire un 7 a quest'opera, sia perché l'ho trovata molto divertente sia per la morale che velatamente trapela da queste poche pagine: chi nasce tondo non può morire quadrato! Perciò è meglio essere se stessi piuttosto che recitare una parte, un copione standardizzato. Portare una maschera, ovviamente, è più comodo poiché ci aiuta ad uniformarci alla massa e ad evitare alcune sofferenze ma… riusciremo a fingere per sempre?