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10.0/10
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Non è possibile condensare in un'unico aggettivo One Piece. E' stato uno dei primi manga che ho letto e in assoluto quello a cui sono più affezionata. Non è tanto la trama a tenere il lettore incollato alle pagine ( lo sviluppo e l'intreccio sono quelli standard di un manga shonen) quanto le saghe che lo compongono e l'incredibile numero di personaggi strani, demenziali e contorti che popolano questa straordinaria vicenda. Mi sembra inutile soffermarsi più di tanto su di essa: tutto ruota intorno alle vicessitudini che una ciurma di pirati affronta per raggiungere i loro obiettivi. I protagonisti si raccontano da soli, risulta quasi impossibile non affezionarsi a questa ciurma strampalata e atipica. Chiaramente One Piece non è una normale storia di pirati ma un universo a sè stante. Alterna momenti di irrefrenabile comicità a situazioni particolarmente drammatiche. I personaggi principali sono molto ben caratterizzati e non risultano quasi mai stereotipati: Oda ha dato vita a delle meteore indimenticabili e ad un sole senza il quale One Piece forse perderebbe molto. Ovviamente mi riferisco a Rufy: senza togliere assolutamente nulla agli altri membri della ciurma che personalmente ritengo tra i migliori personaggi di tutti i manga che ho letto, il capitano della Thousand Sunny è una inarrestabile forza della natura, un uragano a piede libero. Non può fare a meno della ciurma, ha bisogno di loro come loro hanno bisogno di lui. La particolarità di questo manga risiede nel fatto che, pur essendo concepito come un'opera leggera, in fin dei conti fa venire voglia di credere ancora in qualcosa.
One Piece è un viaggio, un sogno. Un'avventura indimenticabile.