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Kei Misaki lavora presso il tabloid Shukan World. Anche se nel suo giornale ha il ruolo di factotum, Kei approfitta di qualsiasi occasione per fiondarsi in strada a ricercare lo scoop che potrebbe cambiarle la vita. Kei, però, è una Soul Messenger, ovvero una persona che riesce a parlare con i morti. Questo potere le procurerà non pochi grattacapi. Sarà affiancata da Ryo Nishijima un poliziotto che dopo un'iniziale diffidenza non potrà più fare a meno del "dono" di Kei.
Due assi sono gli autori di questo particolare manga: Toru Fujisawa (G.T.O., Shonan Junai Gumi, etc.) ai testi e Shou Kitagawa (Death Sweeper) ai disegni.
Secondo me, a meno di un'idea veramente innovativa, due volumi non possono bastare a sviluppare nel migliore dei modi una trama del genere ed è questo il vero difetto dell'opera. Anche il capitolo finale dà una conclusione "appesa"... sembra quasi che il tutto debba continuare in un terzo volume che, come tutti sappiamo, non ci sarà mai. Perciò è l'eccessiva esiguità, sempre a parer mio, a relegarla nel meraviglioso mondo (popolatissimo) dei fumetti mediocri.
Soul Messenger rimane comunque un manga gradevole e lo consiglio a collezionisti e appassionati del genere poliziesco/soprannaturale.