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Trama
Questo manga parla di Keimam classico otaku molto chiuso in se stesso che però nel mondo virtuale è considerato un dio nella risoluzione dei Gal Game (tipici giochi di appuntamento giapponesi, da noi quasi sconosciuti). Per un imprevisto un demone dell'inferno (Elsie) crede che il suddetto protagonista sia davvero un vero conquistatore di donne (ma quelle reali), e gli affida/lo costringe a una missione: far innamorare delle ragazze che frequentano la sua scuola e in cui si è annidata dentro l'anima di altrettanti demoni. Così Keima, che nella sua vita non vorrebbe frequentare ragazze reali ma solo virtuali, si trova costretto (causa patto demoniaco) a conquistare delle ragazze via via sempre più diverse.

Grafica
C'è poco da dire, la parte grafica di questo manga è molto semplicistica, molto fanciullesca e “puccettosa”, con pochi dettagli soprattutto nei primi piani e negli sfondi; è inutile dire che la forza di questo manga non è nei disegni ma nella trama, che in contrapposizione al tratto è molto più adulta.
Menzione a parte sono le copertine, che sono molto ricercate e con uno stile grafico più computerizzato, infatti sono fatte da un altro studio.
L'edizione invece è buona anche se è la "classica da edicola" (basti vedere cosa è riuscita a fare in peggio la Planet Manga), e a volte le scritte nei balloon sono talmente piccole che non si riesce a leggere che cosa ci sia scritto.


Valutazione
Pensavo che fosse il "solito" manga otaku, ed in buona parte lo è, ma andando avanti con la storia, dopo magari i primi volumi con storie corte, le cose incominciano a ingarbugliarsi, con soggetti da conquistare via via più difficili e quindi con storie più lunghe e complicate. In mezzo a questo ci sono anche vari stralci di vita da otaku, con il protagonista che cerca di spiegare alla coprotagonista la differenza tra le varie edizioni di un gioco, o le terminologie usate dagli otaku, che naturalmente vengono fraintese o sbagliate quasi sempre.
Ma il vero punto forte del titolo sono le dissertazioni Game/Otaku/Filosofiche che il protagonista fa nei confronti dei soggetti femminili da conquistare, che per lui, essendo in carne ed ossa, sono imperfetti, e quindi conquistabili facilmente seguendo le varie strategie usate nei suoi videogiochi, cosa che puntualmente avviene. Nonostante Elsie provi a fargli credere il contrario, Keima non è stato ancora smentito, anzi tutte le sue conquiste non servono altro che a convincerlo di più delle sue idee in fatto di gentil sesso, cosa che esterna sempre con grandissima faccia tosta a tutte le persone che glielo chiedono, anche alle ragazze da conquistare.



I pro:
- manga per otaku;
- il suo genere un po' particolare potrebbe piacere a coloro a cui non piacciono i normali Shounen.

I contro:
- stile di disegno molto infantile e “puccettoso”;
- non è il solito shounen pieno di combattimenti e di battute.


P.S.: Il mio voto sarebbe 7,6 .