Recensione
Blitz Royale è un manga scritto nell'arco di tempo 2003-2004. Ideato da Hitoshi Tomizawa, autore del romanzo Battle Royale, da cui verrà poi tratto il manga ed i due film, è disegnato da Hitoshi Tomizawa. Il manga venne pubblicato dalla Akita Shoten. Il manga è un fallimento sotto ogni punto di vista, ed ora vedremo perché.
Trama:
Nello stato totalitario della Repubblica della Grande Asia è in vigore il Program, un programma che consiste nel prendere una classe liceale a caso e forzarne i membri ad uccidersi fra loro. La protagonista, Hashimoto Makoto, è convinta di portare sfortuna a tutti, e che quindi la sua classe verrà scelta per partecipare al Program. Si sa però che le classi per il Program sono già state scelte, e quindi i ragazzi pensano di essere al sicuro. Ma la Marina ne organizza un altro di sana pianta, e la loro classe è scelta per partecipare. La trama è finita, andate in pace. No, seriamente, la trama finisce qui. Perché dal punto in cui la classe approda all'isola dove si svolgerà il Program fino alla fine non c'è filo logico. Infatti appena arrivati un soldato impazzirà e deciderà di uccidere tutta la guarnigione dell'isola barricandosi in una casa con un fucile da cecchino, e i ragazzi dovranno stanarlo. Ma chi è il soldato? E perché è impazzito? E continua così. Una squadra di ragazzi va a ripulire una spiaggia da alcuni cadaveri, che sono ragazzi come loro. Ma perché? Non era la prima volta che si organizzava questo Program? Una ragazza inspiegabilmente non è nella classe scelta ma uccide comunque tutti e ha un telecomando per far saltare in aria i collari. E' davvero necessario porre domande? Il finale è come la trama. Confusionario, sembra posto lì giusto per chiudere subito il manga.
Caratteristiche:
Genere? Quale genere? Azione? E dov'è? Chiunque abbia letto Battle Royale sa che tutti gli scontri sono qualcosa di epico. Non solo dal punto di vista grafico e della lotta in se, ma anche dal punto di vista psicologico dello scontro. Sono scontri che ti tengono con il fiato sospeso, perché sai le motivazioni dei personaggi coinvolti, sai cosa accadrebbe nel caso vincesse uno o l'altro. Qui niente. L'azione è limitata allo stanare il cecchino pazzo e alla sfida finale. E solo qui c'è qualcosa, ma leggendo sembra più un videogioco di guerra che qualcosa al livello di Battle Royale. Parlando dei personaggi non è che cambi molto. Anzi, le cose peggiorano. Non esiste nessuna caratterizzazione psicologica di essi, eccetto per Makoto, ma è l'unica. Tutti gli altri o sono stereotipi o sono privi di qualsivoglia personalità.
Tematiche:
Tematiche? Quali tematiche?
Disegni:
Il punto peggiore. Mai visti disegni peggiori di questi. Sembrano fatti da un bambino che ha appena imparato a disegnare. La fisionomia dei personaggi è veramente orribile: nasi troppo marcati per gli adulti, inesistenti per i ragazzi, occhi che passano dai rettiliani dei soldati a quelli classici da ragazza per i tutti i ragazzi. Uniche cose degne di nota sono le armi e le ambientazioni, ma rispetto ai volti...
Note generali:
- Usare Battle Royale per produrre questa... cosa è veramente un'eresia
- Trama troppo semplicistica e troppo confusionaria
- Disegni veramente fatti male
Se siete curiosi di leggerlo fatelo dove può essere utile: in bagno.
Trama:
Nello stato totalitario della Repubblica della Grande Asia è in vigore il Program, un programma che consiste nel prendere una classe liceale a caso e forzarne i membri ad uccidersi fra loro. La protagonista, Hashimoto Makoto, è convinta di portare sfortuna a tutti, e che quindi la sua classe verrà scelta per partecipare al Program. Si sa però che le classi per il Program sono già state scelte, e quindi i ragazzi pensano di essere al sicuro. Ma la Marina ne organizza un altro di sana pianta, e la loro classe è scelta per partecipare. La trama è finita, andate in pace. No, seriamente, la trama finisce qui. Perché dal punto in cui la classe approda all'isola dove si svolgerà il Program fino alla fine non c'è filo logico. Infatti appena arrivati un soldato impazzirà e deciderà di uccidere tutta la guarnigione dell'isola barricandosi in una casa con un fucile da cecchino, e i ragazzi dovranno stanarlo. Ma chi è il soldato? E perché è impazzito? E continua così. Una squadra di ragazzi va a ripulire una spiaggia da alcuni cadaveri, che sono ragazzi come loro. Ma perché? Non era la prima volta che si organizzava questo Program? Una ragazza inspiegabilmente non è nella classe scelta ma uccide comunque tutti e ha un telecomando per far saltare in aria i collari. E' davvero necessario porre domande? Il finale è come la trama. Confusionario, sembra posto lì giusto per chiudere subito il manga.
Caratteristiche:
Genere? Quale genere? Azione? E dov'è? Chiunque abbia letto Battle Royale sa che tutti gli scontri sono qualcosa di epico. Non solo dal punto di vista grafico e della lotta in se, ma anche dal punto di vista psicologico dello scontro. Sono scontri che ti tengono con il fiato sospeso, perché sai le motivazioni dei personaggi coinvolti, sai cosa accadrebbe nel caso vincesse uno o l'altro. Qui niente. L'azione è limitata allo stanare il cecchino pazzo e alla sfida finale. E solo qui c'è qualcosa, ma leggendo sembra più un videogioco di guerra che qualcosa al livello di Battle Royale. Parlando dei personaggi non è che cambi molto. Anzi, le cose peggiorano. Non esiste nessuna caratterizzazione psicologica di essi, eccetto per Makoto, ma è l'unica. Tutti gli altri o sono stereotipi o sono privi di qualsivoglia personalità.
Tematiche:
Tematiche? Quali tematiche?
Disegni:
Il punto peggiore. Mai visti disegni peggiori di questi. Sembrano fatti da un bambino che ha appena imparato a disegnare. La fisionomia dei personaggi è veramente orribile: nasi troppo marcati per gli adulti, inesistenti per i ragazzi, occhi che passano dai rettiliani dei soldati a quelli classici da ragazza per i tutti i ragazzi. Uniche cose degne di nota sono le armi e le ambientazioni, ma rispetto ai volti...
Note generali:
- Usare Battle Royale per produrre questa... cosa è veramente un'eresia
- Trama troppo semplicistica e troppo confusionaria
- Disegni veramente fatti male
Se siete curiosi di leggerlo fatelo dove può essere utile: in bagno.