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"Ogniqualvolta i malvagi infestano il mondo, fanno la loro comparsa i paladini della speranza. Essi sono…i cavalieri di Atena. Al fine di mantenere la pace sulla Terra, essi vestono l'armatura che della loro costellazione protettrice porta il nome, e si battono a costo della vita. I loro pugni squarciano il cielo…e fendono la Terra." - dal primo volume del manga-

Il mito dei cavalieri di Atena, ideato dal maestro Masami Kurumada, torna a risplendere come le scintillanti corazze indossate dai Saints, protagonisti di un manga ed un anime di culto degli anni '80. Questo manga rappresenta un prequel alla serie "classica", che vedeva protagonisti i cinque cavalieri di bronzo Seiya, Hyoga, Ikki, Shiryu, Shun: siamo infatti nel XVIII secolo, ai tempi dell'ultima guerra tra le divinità Ade e Atena, che schierano i propri eserciti in un arduo scontro che vedrà numerose perdite presso entrambe le parti, rispettivamente le Armate degli Inferi (Specter) e i "Saints" (Cavalieri Sacri).
Occorre fare una premessa, perché l'universo creato da Kurumada nel 1986 è ricco di richiami alla mitologia classica e a diversi culti, in primo luogo per la caratterizzazione dei Cavalieri: ognuno di essi, infatti, per onorare la propria missione di proteggere Atena e la Terra, riceve una corazza ispirata ad una delle ottantotto costellazioni, che determina anche il grado di forza. Infatti, le "Vestigia" o più comunemente dette "Cloth" si suddividono in Bronze, Silver e Gold (almeno in linea generale, visto che ne esistono altre), partendo dalle meno prestigiose alle migliori: quest'ultime rappresentano le dodici costellazioni dello Zodiaco, e designano i Cavalieri di Atena più forti e valorosi, capaci di utilizzare al massimo livello il Cosmo, il Sesto Senso che permette di attingere all'infinita energia dell'universo.
La nostra storia, dunque, si focalizza nuovamente sul un cavaliere di Pegaso, ovvero Tenma, che dopo essere stato orfano in Italia, andrà al Santuario di Atena per divenire Cavaliere, grazie all'intercessione di Doko della Bilancia (Cavaliere d'Oro che riveste un ruolo chiave anche negli eventi della serie classica), il quale ha intravisto nel ragazzo un grande potenziale, mentre salvava il suo villaggio da una rovinosa frana.
Bisogna inoltre dire che, tra gli amici di Tenma nel suo villaggio, due sono quelli cui è maggiormente legato, Aron, un fragile ragazzo dal cuore puro che sogna di diventare pittore, e la giovane Sasha: per un crudele scherzo del destino, questi diverranno le future incarnazioni, rispettivamente, di Ade e di Atena (infatti lo spirito la cui malvagità è senza fine del dio degli Inferi trova dimora solo nel cuore dell'essere umano più puro). Dunque, giunto al Santuario, Tenma ritroverà Sasha, precedentemente portata via dal suo villaggio natale, nelle vesti di capo spirituale dei Saints.

La trama procede in modo abbastanza spedito, tuttavia non si concentra unicamente sul cavaliere di Pegaso, anzi frequentemente si assiste a digressioni che rappresentano le numerose battaglie che i cavalieri si troveranno ad affrontare, trovandosi in un modo o nell'altro connessi alla vicenda di Tenma. Ovviamente i Cavalieri d'Oro, che rivestivano un ruolo fondamentale nella serie classica, ora sono più che mai centrali nella vicenda, e i loro sacrifici permettono alle giovani leve di proseguire nel tentativo di fermare la follia di Ade, che intende ghermire il mondo nel sonno della morte tramite la "Tela Perduta" (il "Lost Canvas" del titolo).
Il tratto di Shiori Teshirogi, autrice scelta da Kurumada per realizzare la parte grafica di questo nuovo capitolo, risulta molto fine, accattivante e fluido, realizzando personaggi ben caratterizzati, in particolare i Cavalieri d'Oro, dal design sempre convincente. Probabilmente, sono proprio questi i personaggi che maggiormente restano impressi in seguito alla lettura, paladini che difendono il prossimo e combattono per le generazioni future a costo della vita. Se volessimo trovare un difetto nella trama, questo andrebbe ricercato in una certa ripetitività dell'azione, con i classici scontri individuali tra super esseri a base di cosmo (con tanto di infinite mosse mortali), tuttavia questa caratteristica è un "marchio di fabbrica" nella serie di Kurumada; tra i personaggi, quello meno realistico, forse perché molto stereotipato, a mio giudizio è proprio Tenma, che nulla aggiunge ai classici canoni dell'eroe Shonen (anzi, forse alcuni lettori lo potrebbero persino odiare visti i sacrifici compiuti da personaggi ben più interessanti di lui, per permettergli di sopravvivere). Un manga che consiglio principalmente ai fan di Saint Seiya, che ritroveranno, con un diverso stile, le atmosfere della serie classica ed alcuni personaggi rivisitati. Forse l'estetica più moderna potrebbe attirare i neofiti della serie, ma a questo gruppo consiglio anche di scoprire gli albori dei Cavalieri dello Zodiaco nella loro prima serie, con protagonisti Seiya e Co.