logo GamerClick.it

3.0/10
-

Il sogno segreto di ogni "falegname" è quello di poter trovare un hentai con una trama e che non sia solamente un'accozzaglia di scene v.m18. In un certo senso Golden Boy sarebbe potuto essere il migliore hentai di sempre, purtroppo è solamente un ecchi molto spinto e molto presuntuoso.
Perché presuntuoso? Perché cerca di avere un senso, una trama, di porre riflessioni che non sono altro che stupida retorica sulla scuola (la scuola così fa schifo, gli insegnanti devono invogliare gli studenti ecc.) alternandole a scene decisamente hot.

Tutto inizia con Kintaro, 25enne giapponese il cui hobby è imparare; per fare ciò viaggia per il suo paese con la sua fidata bicicletta cambiando ogni volta lavoro e conoscendo nuova gente corrotta dalla società degradata in cui ci troviamo. Lui però ha una sorta di talento, riesce a far capire gli altri che sbagliano semplicemente facendoci sesso. Veramente un pretesto quasi da hentai di bassa lega.

Inizialmente il manga è quasi interessante, le storielle sono autoconclusive e condite di un erotismo già molto elevato anche se non preponderante come nel prosieguo.
I primi volumi riescono anche a strappare qualche risata con gag ovviamente da pervertito e al limite del pessimo gusto ma d'effetto (come Kintaro che si struscia su tutti i gabinetti).

Il tutto finisce ben presto quando le storie iniziano a farsi più lunghe perché ormai le gag sono scomparse e il tutto si è ridotto a un misero teatrino in cui Kintaro conosce una donna ci fa sesso, succede qualcosa, ne compare un'altra fa sesso pure con questa e poi le due litigano.
Il colmo è che le scene di sesso sono condite da dialoghi assurdamente complicati sul degrado della società, del sistema scolastico e altre cose che sembrano quasi messe a caso.
Impossibile poi non notare l'ossessione (perché è così che va definita) ecologista dell'autore che non perde occasione per fare la sua retorica anti-nucleare e anti-carbone ogni volta che se ne presenti l'occasione (si, anche a letto...)

I personaggi...altra nota dolente...
Kintaro è un "finto perfetto idiota" in quanto si presenta sempre come un deficiente che sembra quasi non sappia fare nulla ma appena gli si spiega qualcosa lo impara ed è in grado di rifarlo anche meglio di prima; oltre che un novello "Rocco Siffredi" è anche un ottimo piccolo prodigio.
Oltre a lui ci saranno solo pochi altri personaggi maschili tra cui Masahiko (completamente inutile) e il signor Kongoji, un novello dittatore già ottimo demagogo a soli 19 anni visto che riesce a far passare le sue ideologie per giuste.
Il resto dei personaggi si può definire parafrasando un celebre meme: "zoccole, zoccole ovunque". Difatti ogni gentil fanciulla incontrata dal "prodigio delle lenzuola" avrà l'aspetto di una top model e l'indole di una pornodiva. Molto spesso i discorsi sono spesso talmente tirati e indirizzati verso l'hentai che risultano quasi ridicoli (dopo cinque minuti che si sono conosciuti sono già al lavoro...).

I disegni lasciano alquanto a desiderare, i corpi femminili sono disegnati discretamente solo nelle scene di nudo, quando sono vestite sembrano giocatrici di football americano con le spalle quadrate. Il resto, a partire dagli scenari è scialbo e privo di dettagli.

Dieci volumi sembrerebbero anche troppi per non dire nulla e invece no. L'autore riesce, dopo 10 estenuanti volumi a lasciare in sospeso una storia proprio quando sembrava iniziasse ad avere un minimo (ma proprio minimo) di senso terminandola in un modo che più stupido di così era quasi impossibile.

Se cercate un hentai avete sbagliato posto (maledette censure), se cercate un manga appassionante o di protesta avete sbagliato posto, se cercate un minimo di intrattenimento ...beh...indovinate? Avete sbagliato posto...