Recensione
Dammi il tuo amore
2.0/10
Passengiando per strada, un giorno, entrai in edicola. Vidi questo manga dalla copertina colorata e pieni di cuoricini, che mi colpì subito. Il prezzo era il solito, e inoltre era di una casa editrice che non mi aveva deluso. Ignara di chi fosse Kanae Hazuki, e attirata dalla pubblicità della GP Pubblishing che esaltava questo manga per i suoi disegni e la sua ''freschezza'' alla fine l'acquistai.
Dopotutto, se la GP lo spaccia come qualcosa di così carino, perché non provarlo?
Bene, le quattro storie contenute in questo volume sono talmente vacue, stereotipate e povere di contenuti che avranno perlomeno il buon gusto di sparire dalla vostra memoria in brevissimo tempo, lasciandosi forse alle spalle una vaga sensazione di imbarazzo e il rimpianto per quei 4,40 euro gettati via.
Come già detto, il volume è formato da quattro storie, che hanno tutte come tema centrale il sesso, in tutte le forme e in tutte le salse.
La prima, ossia appunto ''Dammi il tuo amore'' parla di una ragazza, Ai, che durante i tempi del liceo era innamorata del suo vicino di casa Shu, e gli si era dichiarata nonostante lui le avesse chiaramente detto di essere fidanzato. Il simpatico ragazzo, allora, fa assistere la nostra Ai a un rapporto insieme alla sua ragazza per liberarsi di lei. Diversi anni dopo, la nostra ancor più simpatica ragazza, sapendo che Shu è single, decide di pareggiare ''i conti''.
La seconda, ''Un bacio al serpente'', parla di due ragazzi che si somigliano tantissimo, infatti lei è studiosa e diligente, lui un teppista e ribelle (complimenti all'originalità dell'autrice). A causa di una festa, vengono fatti sedere insieme, e dopo aver mandato giù qualche bicchierino, si ritrovano a letto insieme. Malgrado la bella nottata, la ragazza capisce di essere intimorita dai modi del ragazzo.
La terza storia, ''Una coppia di furbetti'', parla di una ragazza molto pigra di nome Sui, costretta a trovare un nuovo coinquilino a causa del fidanzamento della sua amica. E chi sarà mai? Toh, il ragazzo che le piace. Così la ragazza le prova tutte per conquistarlo, ma se il cuore del nostro giovanotto fosse già occupato?
La quarta e finalmente ultima dannatissima storia, ''Shining'', parla di Ayane e il suo ragazzo, che un anno dopo la fine del liceo, si imbattono in Ota, un ex-compagno di classe che vende bigiotteria per la strada. Ayane finisce per avvicinarsi pericolosamente a Ota, e invece allontanarsi dal suo ragazzo, che non la prende molto bene.
Forse solo questa storia è l'unica a salvarsi, e a risparmiare il voto 1 alla recensione.
Parlando delle considerazioni, e lasciando da parte il misterioso motivo per cui gli editori italiani lascino spazio alla Hazuki, questo volume non è altro che una galleria di gambe aperte, basato solo sul sesso, con disegni veramente bruttini, trame abbozzate e prive di originalità e personaggi che hanno un carisma pari a quello di un cuscino. Insomma, non c'è nulla di romantico in questo Josei, probabilmente la mangaka non ha le idee chiare sulla parola romanticismo, dato che nei suoi volumi ha dato più volte vita ai suoi sfoghi sessuali.
Un titolo da sconsigliare a tutti, pensato a uso e consumo di un pubblico poco attento alla qualità e incline a confondere la seduzione con il contorsionismo tra le lenzuola. Edizione GP tutto sommato carina, ma senza pagine a colori.
Dopotutto, se la GP lo spaccia come qualcosa di così carino, perché non provarlo?
Bene, le quattro storie contenute in questo volume sono talmente vacue, stereotipate e povere di contenuti che avranno perlomeno il buon gusto di sparire dalla vostra memoria in brevissimo tempo, lasciandosi forse alle spalle una vaga sensazione di imbarazzo e il rimpianto per quei 4,40 euro gettati via.
Come già detto, il volume è formato da quattro storie, che hanno tutte come tema centrale il sesso, in tutte le forme e in tutte le salse.
La prima, ossia appunto ''Dammi il tuo amore'' parla di una ragazza, Ai, che durante i tempi del liceo era innamorata del suo vicino di casa Shu, e gli si era dichiarata nonostante lui le avesse chiaramente detto di essere fidanzato. Il simpatico ragazzo, allora, fa assistere la nostra Ai a un rapporto insieme alla sua ragazza per liberarsi di lei. Diversi anni dopo, la nostra ancor più simpatica ragazza, sapendo che Shu è single, decide di pareggiare ''i conti''.
La seconda, ''Un bacio al serpente'', parla di due ragazzi che si somigliano tantissimo, infatti lei è studiosa e diligente, lui un teppista e ribelle (complimenti all'originalità dell'autrice). A causa di una festa, vengono fatti sedere insieme, e dopo aver mandato giù qualche bicchierino, si ritrovano a letto insieme. Malgrado la bella nottata, la ragazza capisce di essere intimorita dai modi del ragazzo.
La terza storia, ''Una coppia di furbetti'', parla di una ragazza molto pigra di nome Sui, costretta a trovare un nuovo coinquilino a causa del fidanzamento della sua amica. E chi sarà mai? Toh, il ragazzo che le piace. Così la ragazza le prova tutte per conquistarlo, ma se il cuore del nostro giovanotto fosse già occupato?
La quarta e finalmente ultima dannatissima storia, ''Shining'', parla di Ayane e il suo ragazzo, che un anno dopo la fine del liceo, si imbattono in Ota, un ex-compagno di classe che vende bigiotteria per la strada. Ayane finisce per avvicinarsi pericolosamente a Ota, e invece allontanarsi dal suo ragazzo, che non la prende molto bene.
Forse solo questa storia è l'unica a salvarsi, e a risparmiare il voto 1 alla recensione.
Parlando delle considerazioni, e lasciando da parte il misterioso motivo per cui gli editori italiani lascino spazio alla Hazuki, questo volume non è altro che una galleria di gambe aperte, basato solo sul sesso, con disegni veramente bruttini, trame abbozzate e prive di originalità e personaggi che hanno un carisma pari a quello di un cuscino. Insomma, non c'è nulla di romantico in questo Josei, probabilmente la mangaka non ha le idee chiare sulla parola romanticismo, dato che nei suoi volumi ha dato più volte vita ai suoi sfoghi sessuali.
Un titolo da sconsigliare a tutti, pensato a uso e consumo di un pubblico poco attento alla qualità e incline a confondere la seduzione con il contorsionismo tra le lenzuola. Edizione GP tutto sommato carina, ma senza pagine a colori.