Recensione
Non sono un Angelo
6.0/10
Da grande fan della Yazawa sono andata a ricercare tutte le opere reperibili in italia e mi sono imbattuta in 'Non sono un angelo'.
Uno dei primi lavori della mangaka, lo si percepisce nettamente in tutto il corso dell'opera (anche se definirla un'opera è molto esagerato).
La storia è banale 'da primi shojo per adolescenti' si percepisce un certo tentativo dell'autrice di renderla più significativa tramite l'inserimento di alcuni elementi più 'maturi' (come i problemi d'infanzia di Akira) ma sono tentativi maldestri e poco riusciti. Nel complesso potrei definirla poco più che una storia leggibile, che si poteva ben ridurre di almeno 2-3 volumi visti i diversi punti in cui rallenta tantissimo e diventa quasi noiosa da mandare giù.
Tutti i personaggi sono piatti e a tratti odiosi:
Akira non sa di niente. Per il 90% del manga è un egoista incapace di amare e tratta la povera Midori come una specie di cagnolino al guinzaglio. Privo di fascino e di carattere. Per paragonarlo a uno dei personaggi veramente riusciti della Yazawa lo definirei una brutta copia di Joji di "Paradise Kiss": alcuni caratteri sono simili, diciamo che il secondo tentativo è andato molto meglio!
Midori, non ci sono realmente parole per descriverla. Frignona? Inconcludente? La tipica protagonista shojo che si lascia trascinare dagli eventi, si fa trattare dal proprio ragazzo come uno zerbino e quasi quasi alla fine sembra che le piaccia. Non si capisce veramente che cosa la spinge ad amare Akira che, come dicevo prima, per la maggior parte del manga è egoista e la lascia da parte. Senza evidenziare il fatto che piange in continuazione!!
Mamiya è l'unico personaggio fatto bene. Ha un carattere molto chiuso ma è molto forte. Seppure pecca di una caratterizzazione non molto approfondita da parte dell'autrice, spicca abbastanza bene e quasi rimpiango che non sia lei la protagonista. Takigawa invece è lo stereotipo del ragazzo perfetto. Impossibile trovare una persona così nella realtà! Ha tratti tipicamente femminili ed è un eterno indeciso. Bocciato a pieni voti.
Gli altri personaggi hanno uno spessore praticamente nullo.
I disegni di per sé sono molto piacevoli. Risultano acerbi rispetto a "Paradise Kiss" o a "Nana", ma non sono male. Mancano di quella minuziosità tipica delle serie postume dell'autrice, ma hanno sempre il tipico tratto "Yazawa" ;)
Allora perché 6?
Alla fine l'opera è 'leggibile', anche se paragonata a tutte le altre sembra quasi scritta da una mangaka diversa (se non fosse per i disegni sarebbe quasi irriconoscibile). E poi, con tutto quello che ha fatto dopo la Yazawa, una serie come "Non sono un Angelo" gliela possiamo perdonare, no?
Voto 5,30/6
Uno dei primi lavori della mangaka, lo si percepisce nettamente in tutto il corso dell'opera (anche se definirla un'opera è molto esagerato).
La storia è banale 'da primi shojo per adolescenti' si percepisce un certo tentativo dell'autrice di renderla più significativa tramite l'inserimento di alcuni elementi più 'maturi' (come i problemi d'infanzia di Akira) ma sono tentativi maldestri e poco riusciti. Nel complesso potrei definirla poco più che una storia leggibile, che si poteva ben ridurre di almeno 2-3 volumi visti i diversi punti in cui rallenta tantissimo e diventa quasi noiosa da mandare giù.
Tutti i personaggi sono piatti e a tratti odiosi:
Akira non sa di niente. Per il 90% del manga è un egoista incapace di amare e tratta la povera Midori come una specie di cagnolino al guinzaglio. Privo di fascino e di carattere. Per paragonarlo a uno dei personaggi veramente riusciti della Yazawa lo definirei una brutta copia di Joji di "Paradise Kiss": alcuni caratteri sono simili, diciamo che il secondo tentativo è andato molto meglio!
Midori, non ci sono realmente parole per descriverla. Frignona? Inconcludente? La tipica protagonista shojo che si lascia trascinare dagli eventi, si fa trattare dal proprio ragazzo come uno zerbino e quasi quasi alla fine sembra che le piaccia. Non si capisce veramente che cosa la spinge ad amare Akira che, come dicevo prima, per la maggior parte del manga è egoista e la lascia da parte. Senza evidenziare il fatto che piange in continuazione!!
Mamiya è l'unico personaggio fatto bene. Ha un carattere molto chiuso ma è molto forte. Seppure pecca di una caratterizzazione non molto approfondita da parte dell'autrice, spicca abbastanza bene e quasi rimpiango che non sia lei la protagonista. Takigawa invece è lo stereotipo del ragazzo perfetto. Impossibile trovare una persona così nella realtà! Ha tratti tipicamente femminili ed è un eterno indeciso. Bocciato a pieni voti.
Gli altri personaggi hanno uno spessore praticamente nullo.
I disegni di per sé sono molto piacevoli. Risultano acerbi rispetto a "Paradise Kiss" o a "Nana", ma non sono male. Mancano di quella minuziosità tipica delle serie postume dell'autrice, ma hanno sempre il tipico tratto "Yazawa" ;)
Allora perché 6?
Alla fine l'opera è 'leggibile', anche se paragonata a tutte le altre sembra quasi scritta da una mangaka diversa (se non fosse per i disegni sarebbe quasi irriconoscibile). E poi, con tutto quello che ha fatto dopo la Yazawa, una serie come "Non sono un Angelo" gliela possiamo perdonare, no?
Voto 5,30/6