logo GamerClick.it

-

Principalmente la storia è mediocre. Abbiamo un ragazzo lupo mannaro che è immortale, però il suo destino è di attirare a se ogni sorta di guai. Quindi sarà sempre preso di mira da bulli e mafiosi di turno, e lui sarà pronto sempre a fare resistenza non violenta con il suo sguardo beffardo e superiore verso gli altri. Le cose cambieranno quando si trasferirà in una scuola dove la sfortuna che si porta dietro colpirà anche compagni di classe e soprattutto un'insegnante a cui tiene particolarmente.

Da queste "fantastiche" premesse non ci si può aspettare molto, però da un certo punto di vista Wolf Guy mi ha colpito. Prima cosa: i disegni sono spettacolari. Seconda cosa: l'impostazione generale del manga non è affatto male. La storia viene portata avanti con molti dialoghi interiori dei nostri protagonisti, disposti in maniera abbastanza intelligente fra le vignette che portano avanti la vicenda. Questo stile ricorda vagamente i fumetti americani anni '80, ma giusto vagamente, non andate a dire troppo in giro una cosa come questa.
Dico inoltre che i disegni sono spettacolari perché riescono alla perfezione a far capire gli stati d'animo dei personaggi e soprattutto la duplice identità del protagonista. Quando si trasforma in lupo mannaro i disegni sono davvero bellissimi, con la tavola quasi completamente scura facendo risaltare solo occhi e zanne, disegnate magistralmente. Le scene d'azione poi sono molto confuse, sporche e veloci, ti danno la giusta adrenalina.
Alcuni volumi verso metà manga sono davvero ispirati. Con un crescendo sempre maggiore di scene d'azione sfrenata e pathos, la storia entra davvero nel vivo e trascina il lettore in questo vortice di violenza e crudeltà insensata, tutto solo per poter distruggere moralmente e fisicamente il protagonista. L'ossessione che Haguro (un boss mafioso, nemico principale della storia) comincerà ad avere verso il ragazzo mannaro è sicuramente il fulcro principale del manga e la parte più bella, ciò che poi porterà al bellissimo scontro finale.
Peccato poi per le scene di stupro più avanti che rovinano un po' tutto, in quanto non riescono a dare la reale percezione dell'orrore e della crudeltà di tale atto. Sembra quasi un porno gang-bang, detto volgarmente.

Scene "porno" a parte, in fondo è un manga abbastanza godibile. Come ho detto prima, i punti a favore sono dei favolosi disegni e una buona messa in scena generale della storia. Peccato però che quest'ultima si regga su basi non molto solide. Poi, anche se prima ho esaltato l'attenzione che ha avuto l'autore per l'introspezione dei personaggi, alcuni dialoghi interiori sono davvero molto stupidi, senza senso. Di certo non arrivano ai livelli di Frank Miller ne Il ritorno del cavaliere oscuro o in Sin City, ma questa ora è un'altra storia.