Recensione
D.Gray-man
5.0/10
D.Gray-Man, un manga nato dalla fantasia di Katsura Hoshino edito in Italia da Planet Manga.
Sullo sfondo di un'immaginaria Europa ottocentesca, Allen Walker è un giovane esorcista che sta per prendere parte a un grande disegno: la lotta contro il Conte del Millennio, un entità malvagia che mira alla distruzione del genere umano. Ma per farlo deve prima recarsi al quartier generale dell'Ordine Oscuro, e venire riconosciuto ufficialmente come esorcista. Non sa che dietro quelle sinistre mura si nascondono segreti dei quali il suo Maestro non gli ha parlato...
Bene, vorrei ora analizzare parte per parte questo manga, partendo da un commento semplice e lineare per quanto riguarda i disegni: catastrofici. Il perché? Le scene di combattimento sono raffigurate in maniera disastrosa, il tratto non è né pulito né sporco, un'immane accozzaglia di effetti speciali messi lì a caso ma sfortunatamente questo non accadrà nei primi volumi, ma si ripercuoterà nel manga in futuro dove i combattimenti, essendo molti e corposi, divengono ardui da comprendere; in definitiva vi dico che i disegni sono stati uno dei tanti motivi che mi hanno portato a sospendere la lettura di questo manga.
Adesso passiamo alla storia, la quale esula dai soliti schemi shonen e si propone una nuova struttura, quest'ultima andrà ad influenzare continuamente il manga ed è per questo che posso dire che la trama è uno dei punti forti di questo manga la quale troverà il suo massimo splendore nella saga del ritrovamento dei capitani.
In conclusione passiamo alle ambientazioni e ai personaggi; per quanto riguarda il primo non c'è molto da dire, quest'aspetto viene sempre influenzato dal disegno perciò lascia a desiderare ma la sufficienza è raggiungibile. Infine passiamo ai personaggi i quali si distinguono in due differenti categorie: antipatici e simpatici, vi assicuro che i primi prevarranno in modo assoluto nel manga! Se volessimo partire dal protagonista logicamente bisogna iniziare dal suo carattere, il quale inizialmente mi sembrava un pochino banale e scontato ma con il passare del tempo, avendo modo di spaziare tramite le battaglie, ha saputo svilupparsi a dovere, d'altro canto il mio personaggio preferito rimarrà per sempre Linalee Lee per un unico motivo, è colei che ha avuto una vita battagliera (tutt'ora) e ha saputo sempre oltrepassare tutti gli ostacoli che le bloccavano il "passaggio".
In definitiva, questo manga lo consiglio caldamente ai "neofiti", coloro che vogliono mettere il piedino negli shonen, mentre affermerei che è evitabile per coloro che hanno già un'ampia cultura di questo target.
Sullo sfondo di un'immaginaria Europa ottocentesca, Allen Walker è un giovane esorcista che sta per prendere parte a un grande disegno: la lotta contro il Conte del Millennio, un entità malvagia che mira alla distruzione del genere umano. Ma per farlo deve prima recarsi al quartier generale dell'Ordine Oscuro, e venire riconosciuto ufficialmente come esorcista. Non sa che dietro quelle sinistre mura si nascondono segreti dei quali il suo Maestro non gli ha parlato...
Bene, vorrei ora analizzare parte per parte questo manga, partendo da un commento semplice e lineare per quanto riguarda i disegni: catastrofici. Il perché? Le scene di combattimento sono raffigurate in maniera disastrosa, il tratto non è né pulito né sporco, un'immane accozzaglia di effetti speciali messi lì a caso ma sfortunatamente questo non accadrà nei primi volumi, ma si ripercuoterà nel manga in futuro dove i combattimenti, essendo molti e corposi, divengono ardui da comprendere; in definitiva vi dico che i disegni sono stati uno dei tanti motivi che mi hanno portato a sospendere la lettura di questo manga.
Adesso passiamo alla storia, la quale esula dai soliti schemi shonen e si propone una nuova struttura, quest'ultima andrà ad influenzare continuamente il manga ed è per questo che posso dire che la trama è uno dei punti forti di questo manga la quale troverà il suo massimo splendore nella saga del ritrovamento dei capitani.
In conclusione passiamo alle ambientazioni e ai personaggi; per quanto riguarda il primo non c'è molto da dire, quest'aspetto viene sempre influenzato dal disegno perciò lascia a desiderare ma la sufficienza è raggiungibile. Infine passiamo ai personaggi i quali si distinguono in due differenti categorie: antipatici e simpatici, vi assicuro che i primi prevarranno in modo assoluto nel manga! Se volessimo partire dal protagonista logicamente bisogna iniziare dal suo carattere, il quale inizialmente mi sembrava un pochino banale e scontato ma con il passare del tempo, avendo modo di spaziare tramite le battaglie, ha saputo svilupparsi a dovere, d'altro canto il mio personaggio preferito rimarrà per sempre Linalee Lee per un unico motivo, è colei che ha avuto una vita battagliera (tutt'ora) e ha saputo sempre oltrepassare tutti gli ostacoli che le bloccavano il "passaggio".
In definitiva, questo manga lo consiglio caldamente ai "neofiti", coloro che vogliono mettere il piedino negli shonen, mentre affermerei che è evitabile per coloro che hanno già un'ampia cultura di questo target.