Recensione
L'isola prigione
7.0/10
La storia è ambientata in un prossimo futuro, in un Giappone in cui la pena di morte è stata abolita a favore dell'esilio.
Il protagonista della storia è il giornalista Mikoshiba-Ei e in poche pagine scopriamo che ha deciso autonomamente di commettere il crimine massimo, l'omicidio di più persone, per farsi esiliare nel posto peggiore: l'isola. Il motivo è una delle domande a cui avremo presto risposta.
Il protagonista e altri esiliati appena rilasciati sull'isola vengono subito attaccati da uomini armati di lance e frecce; Mikoshiba riesce miracolosamente a salvarsi, a catturare un uomo e a interrogarlo per avere più informazioni sul luogo. Così verrà a conoscenza dell'esistenza di una città, Paradiso, prossimo passo della storia…
Come si può intuire questo manga è un seinen di genere survival-thriller, mistero e azione. Parlandovi della trama non vi ho detto molto perché i misteri e i segreti che via via nascono vengono spiegati molto velocemente e costituiscono il pilastro fondante di questo manga.
Molti sono i temi trattati: la lotta per la sopravvivenza, la schiavitù, il ruolo della vita, dell'utilità/inutilità dell'uomo, l'etica medica e la ricerca della verità.
Per quanto riguarda i disegni, non sono molto belli, spesso sporchi e poco chiari, però tutto sommato si adattano al tema del manga e alla velocità che la storia esprime.
In conclusione, si tratta di un manga che durante la lettura prende molto perché non si vede l'ora di capire tutte le motivazioni del protagonista e scoprire i tanti misteri sollevati. C'è di buono che questi misteri sono tutti spiegati e il finale chiude completamente la storia in maniera soddisfacente.
Se avete già letto "Battle Royale", "Limit" e altri manga di questo genere e vi sono piaciuti, questa potrebbe essere una buonissima e breve lettura.
Il protagonista della storia è il giornalista Mikoshiba-Ei e in poche pagine scopriamo che ha deciso autonomamente di commettere il crimine massimo, l'omicidio di più persone, per farsi esiliare nel posto peggiore: l'isola. Il motivo è una delle domande a cui avremo presto risposta.
Il protagonista e altri esiliati appena rilasciati sull'isola vengono subito attaccati da uomini armati di lance e frecce; Mikoshiba riesce miracolosamente a salvarsi, a catturare un uomo e a interrogarlo per avere più informazioni sul luogo. Così verrà a conoscenza dell'esistenza di una città, Paradiso, prossimo passo della storia…
Come si può intuire questo manga è un seinen di genere survival-thriller, mistero e azione. Parlandovi della trama non vi ho detto molto perché i misteri e i segreti che via via nascono vengono spiegati molto velocemente e costituiscono il pilastro fondante di questo manga.
Molti sono i temi trattati: la lotta per la sopravvivenza, la schiavitù, il ruolo della vita, dell'utilità/inutilità dell'uomo, l'etica medica e la ricerca della verità.
Per quanto riguarda i disegni, non sono molto belli, spesso sporchi e poco chiari, però tutto sommato si adattano al tema del manga e alla velocità che la storia esprime.
In conclusione, si tratta di un manga che durante la lettura prende molto perché non si vede l'ora di capire tutte le motivazioni del protagonista e scoprire i tanti misteri sollevati. C'è di buono che questi misteri sono tutti spiegati e il finale chiude completamente la storia in maniera soddisfacente.
Se avete già letto "Battle Royale", "Limit" e altri manga di questo genere e vi sono piaciuti, questa potrebbe essere una buonissima e breve lettura.