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9.0/10
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G.T.O. è un manga esaltante, comico e, a tratti, anche con critiche verso la società giapponese del fine novecento. Fujisawa riesce a costruire una trama estremamente avvincente anche se non particolarmente complessa, con personaggi ben caratterizzati e soprattutto con un protagonista eccezionale: Eikichi Onizuka. Ventiduenne, celibe e laureato da poco, Onizuka, inizialmente per cercare di perdere la verginità con le sensuali studentesse liceali, si getta del mondo dell'insegnamento e, in seguito a svariate e stravaganti vicende, è messo come insegnante supplente di scienze sociali, non che responsabile, in una classe molto problematica dal punto di vista comportamentale di un prestigioso istituto privato nella prefettura di Tokyo. Anche se solo studenti delle medie, i ragazzi faranno di tutto per contrastarlo e metterlo in condizione di dimettersi, ma Onizuka, con i suoi metodi istintivi e poco ortodossi, riuscirà, di lezione in lezione, ad aggiudicarsi l 'affetto e la stima di ogni studente.
Il suo sogno è quello di diventare il miglior insegnante di tutto il paese. La passione messa dal protagonista nello svolgere il suo lavoro di educatore è coinvolgente e lo stesso autore riesce a risaltare le molteplici figure dell'insegnante e dell'insegnamento, mettendone bene a fuoco i problemi e criticando spudoratamente alcune delle tematiche più rilevanti della società giapponese: il lavoro, la famiglia e l'educazione.

Su quest'ultimo punto Fujisawa mira a far riflettere il lettore, caratterizzando ogni insegnante dell'istituto come una figura ostile o benevola verso gli studenti o i colleghi di lavoro.
Abbiamo chi, come il vicedirettore, disprezza ogni forma di rinnovamento all'interno della scuola e che pensa decisamente più allo stipendio ed a ciò che materialmente possiede che al bene ed al futuro degli alunni; oppure, un 'altra figura piuttosto importante è il professor Teshigawara, che valuta i suoi colleghi soltanto in base ai propri riconoscimenti scolastici; il professor Sakurai, che presenta livelli di feticismo avanzato; la direttrice, invece, è la persona con più spirito di iniziativa e sempre pronta a sperimentare nuove (e talvolta pericolose) idee per il bene dell'istituto; infine troviamo la professoressa Fuyutsuki, coetanea di Onizuka, aggraziata, molto timida ma con grande forza di volontà. Eikichi invece è la figura "caotica" dell'insegnante, che al primo impatto scarteresti subito come educatore per la sua storia (ex mototeppista), per il carattere (estremamente violento e istintivo) e per i suoi comportamenti (un po' maniaco sessuale e collezionista di videocassette, poster e quant'altro a tema erotico) ma che poi, grazie alla sua enorme forza di volontà e passione, riesci a mettere da parte. La maggior parte dei personaggi del manga, compresi studenti ed insegnanti, hanno alle spalle, o durante le vicende della trama, storie difficili dal punto di vista famigliare, o sono vittime di bullismo (maschile e femminile), o addirittura di stupro.

Dal punto di vista artistico il manga è ben disegnato, curato nei dettagli e soprattutto l'autore riesce in maniera eccezionale a dare rotondità e sinuosità ai corpi, più a quelli femminili che a quelli maschili. I paesaggi sono presentati con una precisione quasi realistica e rendono perfettamente i luoghi e le ambientazioni in cui si sviluppa la storia, che si svolga in una città tra i grattacieli, o in un aula tra i banchi di scuola, o sulla spiaggia durante il tramonto. Questo manga è fluido e trascinante come lettura, con un bel inizio, un ancor più avvincente sviluppo ed una conclusione buona anche se un po' forzata. Le critiche negative che si possono aggiungere sono forse l'eccessiva presenza di situazioni e atti perversi da parte del protagonista e non solo, che attraversano tutta la serie dal primo all'ultimo volume: ma questo è un dato soggettivo. Per quanto mi riguarda ecco le valutazioni.

Disegni = 9
Trama = 8
Personaggi = 9
Morale = 9
Totale = 9