Recensione
Clematica Shoe Store
8.0/10
Avevo già letto le scan in inglese della prima storia di questo volume autoconclusivo ma, non essendoci altri capitoli, avevo supposto fosse una delle tante storie brevi della Sakai. Così appena ho scoperto l'annuncio della Planet ho aspettato con impazienza l'uscita di questo manga che inoltre è il primo per cui abbia speso più di 5 euro. Che dire, non me ne sono affatto pentita.
A fare da cornice a quest'opera è una misteriosa bottega che realizza su commissione delle scarpe capaci di realizzare qualsiasi desiderio. E così ogni storia comincia con il/la protagonista che apre la porta del negozio per fare la sua richiesta.
Con Clematica ho confermato ciò che avevo già capito con 'Momo': Mayu Sakai sa sfruttare molto bene l'elemento fantasy. Riesce sempre a creare storie molto particolari, per quanto non emergono dalle compagne del genere. Il tratto purtroppo è sempre quello tipicamente shojo che in questo contesto e per le tematiche affrontate stona un po' (sempre meglio di autrici shojo che pretendono di fare manga horror, comunque).
Per quanto riguarda le storie ovviamente quella che mi è piaciuta di più è la prima, essendo quella che mi ha fatto conoscere Clematica e che mi ha spinto a comprare il manga. Ma anche le restanti tre sono altrettanto particolari e piacevoli. Forse quella che mi ha delusa un po' è la seconda poiché troppo veloce nella narrazione. Ciononostante è quella dal colpo di scena più inaspettato.
L'edizione della Planet è abbastanza buona, piacevole l'iniziativa del riuscire ad ottenere due pagine a colori assenti anche nell'edizione giapponese ma come al solito se non c'è la pecca la Planet non è contenta. Infatti ho acquistato questo manga appena tre giorni fa ma già la sovraccoperta presenta dei difetti come se avessi il manga da anni (imbusto ogni singolo volume appena tornata dalla fumetteria) e sinceramente per 7.90 euro lo trovo inaccettabile.
Nel complesso trovo Clematica Shoe Store un'opera più che buona, adatta in particolare a chi già ha amato 'Momo' e ha voglia di tuffarsi in una nuova, per quanto breve, storia fantasy della Sakai.
A fare da cornice a quest'opera è una misteriosa bottega che realizza su commissione delle scarpe capaci di realizzare qualsiasi desiderio. E così ogni storia comincia con il/la protagonista che apre la porta del negozio per fare la sua richiesta.
Con Clematica ho confermato ciò che avevo già capito con 'Momo': Mayu Sakai sa sfruttare molto bene l'elemento fantasy. Riesce sempre a creare storie molto particolari, per quanto non emergono dalle compagne del genere. Il tratto purtroppo è sempre quello tipicamente shojo che in questo contesto e per le tematiche affrontate stona un po' (sempre meglio di autrici shojo che pretendono di fare manga horror, comunque).
Per quanto riguarda le storie ovviamente quella che mi è piaciuta di più è la prima, essendo quella che mi ha fatto conoscere Clematica e che mi ha spinto a comprare il manga. Ma anche le restanti tre sono altrettanto particolari e piacevoli. Forse quella che mi ha delusa un po' è la seconda poiché troppo veloce nella narrazione. Ciononostante è quella dal colpo di scena più inaspettato.
L'edizione della Planet è abbastanza buona, piacevole l'iniziativa del riuscire ad ottenere due pagine a colori assenti anche nell'edizione giapponese ma come al solito se non c'è la pecca la Planet non è contenta. Infatti ho acquistato questo manga appena tre giorni fa ma già la sovraccoperta presenta dei difetti come se avessi il manga da anni (imbusto ogni singolo volume appena tornata dalla fumetteria) e sinceramente per 7.90 euro lo trovo inaccettabile.
Nel complesso trovo Clematica Shoe Store un'opera più che buona, adatta in particolare a chi già ha amato 'Momo' e ha voglia di tuffarsi in una nuova, per quanto breve, storia fantasy della Sakai.