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Trama: Dei soldati volontari della marina Giapponese vengono reclutati per un programma segreto, finalizzato all'addestramento all'uso di una nuova arma, che verrà utilizzata per ribaltare le sorti della seconda guerra mondiale. Questi si ritrovano su di un isola ignari di quello che andranno a fare; con una sola certezza in testa saranno dei martiri; perché l'utilizzo di questa fantomatica arma non da speranza di tornare vivi.

Grafica: L'Autore ha uno stile grafico molto realistico, e pieno di particolari (quasi obbligatori, visto il realismo storico dove è ambientato il manga); si può notare però anche una certa sproporzione in alcuni disegni, specialmente per quanto riguarda il viso dei personaggi; come se alcune vignette siano state fatte un po' frettolosamente, mentre magari ai disegni raffiguranti i protagonisti principali o a tutta pagina viene prestata maggiore cura.

Valutazione: Manga che francamente non avrei mai preso in considerazione, se non fosse che la mia fumetteria di fiducia me lo avesse dato gratis (si avete letto bene, voleva liberarsi di alcuni manga ritenuti probabilmente non vendibili…), infatti questo manga quasi sicuramente non continuerà la sua serializzazione in Italia. Quindi la mia valutazione sarà fatta basandomi solo sul primo numero che ho avuto modo di leggere.
La storia riesce a prendere abbastanza, l'autore ci fa immedesimare nei protagonisti e vivere le loro emozioni, quello che sentono e provano, durante il periodo di addestramento. La vicenda è basata su fatti storici realmente esistiti, ed è molto documentata, anche se per esigenze di trama alcuni gruppi militari o persone sono state adattate o è stato cambiato il loro ruolo. Ma il realismo è dato anche sul piano più strettamente personale. Per esempio il protagonista, vista la situazione familiare disperata (con famiglia numerosa e genitori malati) apparteneva ad una casta sociale molto bassa (lavorava con i maiali, quindi il peggio del peggio in quanto a rispetto e considerazione in Giappone, specialmente in quel periodo) viene emarginato da tutta la sua comunità, nonostante avesse più di una ragione per essere capitato in quella situazione, perché la sua famiglia veniva definita non patriottica. Infatti il protagonista pur sognando un futuro ed un lavoro più artistico (nel tempo libero si mette a disegnare), si arruola proprio per questo per tentare una rivalsa sociale e personale; quando poi gli viene proposta la missione suicida si offre volontario forse per diventare un eroe; forse per far rivalutare la sua famiglia agli occhi della gente.

I Pro:
- Accurato storicamente.
- Abbastanza Coinvolgente.
I Contro:
- Incompleto.
- Può annoiare se non si è appassionati di storia militare.