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Zashiki Onna è quello che si può definire un capolavoro del manga horror. Pubblicato per la prima volta da Kodansha Ltd nel 1993, viene editato da Star Comics nel Novembre 2002 per collana Point Break, con il titolo Phantom Stalker
Woman-Incubo Metropolitano.

È un'opera dal linguaggio universale, capace di infrangere le barriere culturali grazie all'immediatezza di cui è provvista. Minetaro Mochizuki, autore del celebre "Dragon Head", riesce a inghiottire il lettore in poche pagine, facendo leva su una trama adrenalinica e ben concepita, ispirata alle leggende urbane sui fantasmi giapponesi.

Nel pieno della notte, Mori, uno studente universitario, sente dei rumori provenire dalla porta del vicino, così decide di soddisfare la sua umana curiosità. Incredibile come questa semplice decisione vada a determinare l'intero svolgimento della storia, che trascinerà lentamente nel baratro il protagonista. Così apre, e gli si para davanti una donna altissima, spettrale, avvolta in un logoro impermeabile bianco, con lunghi capelli neri che le incorniciano sinistramente il volto oblungo.

Da questo incontro si susseguono specifici avvenimenti che avvicineranno sempre più intensamente la grottesca figura a Mori. Ben presto, egli si accorge di esser oggetto delle ossessioni di una ripugnante creatura irrazionale e inarrestabile. Non v'è una ragione particolare di questo stalking, lui è semplicemente un ragazzo normale, senza abilità, con le sue amicizie e i suoi desideri. Mochizuki tesse infatti una sottotrama dal sapore vagamente
sentimentale,che andrà ad intrecciarsi con la vicenda.

La caratterizzazione del protagonista è debole, rappresenta la persona qualunque, e l'intento è quello di rappresentare la storia come un qualcosa di ciclico,destinato a ripetersi nella stessa maniera su altri. "Lei" è un male oscuro incontenibile ed onnipresente,che perseguita la vittima,distruggendo ogni cosa a cui tiene di più, fino a che questa,stremata, non cada in ginocchio,in lacrime, consapevole di aver trovato l'Inferno.

I disegni son semplici ma davvero espressivi,tant'è che questo manga risulta più un'esperienza visiva che letteraria, e potrebbe benissimo esser letto in lingua originale. L'autore non avrebbe potuto trovare uno stile grafico più adatto di questo, special modo nel volto della donna,alla quale ha conferito smorfie sconvolgenti.
L'ambiente metropolitano nelle giornate piovose o di notte si trasforma, e l'autore ha modo di delineare scenari assolutamente desolati, privi di quell' umanità riscontrata nella vita quotidiana, al contrario, tranquilla e superficiale. Mentre il lettore è concentrato e immerso in un costante stato di terrore e angoscia, l'opera termina con un finale aperto,e molti interrogativi non trovano risposta, lasciando in lui una sensazione di vuoto.

Volume esclusivamente notturno, che per incrementare l'atmosfera necessita di una lettura possibilmente in completa solitudine.