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Utsumi è innamorato di Shou, una sua senpai che gioca nel club di tennis, e ogni volta che si allena lui la fissa dal tetto della scuola. Un giorno però viene scoperto da Yuki, una componente del club di tennis, la quale aiuterà il protagonista a confessarsi alla sua amata. Utsumi, però, più viene aiutato da Yuki e più inizia a piacerle, dimenticandosi ben presto della sua tanto amata e lontana Shou, ma Yuki non vuole più innamorarsi a causa di fatti successi nella sua città natale…
Good Ending è un manga di Kei Sasuga che sa di già visto. Insomma, c'è il protagonista maschile a cui piace una ragazza, ma man mano che la storia va avanti come per magia, da sfigato il nostro personaggio diventa un figone: intendo che prima che si innamorasse nessuno lo calcolava, mentre poi viene circondato da ragazze carine che sono tutte innamorate di lui, ed ecco crearsi il tanto amato/odiato harem. Questo, però, non implica che il manga non mi sia piaciuto: Utsumi all'inizio è davvero convinto di voler conquistare Shou con l'aiuto di Yuki e la sua dedizione è grande, eppure trovavo Shou una ragazza noiosa e uguale alle altre, con nulla di particolare. Quando poi Utsumi comprende di provare forti sentimenti per Yuki ho pensato che lei sarebbe stata più adatta come ragazza del protagonista, perché piena di carisma e personalità, con una marcia in più delle anonime ragazze che circondano il protagonista. I disegni non sono malaccio, nulla di esaltante ma nemmeno pessimi.
I personaggi principali sono ben caratterizzati (Utsumi e Yuki), mentre gli altri fanno solo da contorno. Ogni tanto viene raccontata la storia di uno e poi dell'altro, ma non sono interessanti come i protagonisti: preferisco che anche i personaggi secondari abbiano una bella storia utile alla trama, arricchendola di preziosi particolari che i protagonisti non possono offrire.
Sfortunatamente la storia parte alla grande, ma già molto prima dei cento capitoli cade diventando noioso e ripetitivo, il che mi ha quasi fatto pensare di non continuarlo. Ho comunque dato una possibilità e l'ho terminato speranzosa di una nuova salita… che poi è arrivata.
Non voglio dire cosa accade nel finale, ma basta leggere il titolo per comprenderlo.