Recensione
Il bruco
9.0/10
Grafica:
Davvero un ottimo volume, i disegni sono dettagliati, con un stile pulito e vicino allo stile tradizionale giapponese. Le scene sono molto curate, così come il design dei personaggi che hanno proporzioni realistiche. Le scene più simboliche hanno uno stile più cupo e sporco, ma rendono sempre in modo chiaro l'idea che l'autore vuole dare.
Storia:
La storia è cruda, ma realistica e a mio avviso per nulla esagerata.
Credo infatti che si punti troppo a valutare quest'opera come disgustosa e disturbante, a mio avviso l'unica parola giusta è "forte".
Tratta le vicende di un eroe di guerra giapponese rimasto privo degli arti e della capacità di parlare in seguito a ferite gravi. Egli non può quindi comunicare con la moglie se non attraverso dei biglietti scritti con la bocca. Ella è costretta perciò ad accudire il marito in qualsiasi occasione e questo pone su di lei uno stress considerevole.
Commento all'opera:
Quest'opera contiene scene adatte ad un pubblico adulto e a fegati forti, l'intera storia parla di un argomento duro da buttar giù, ma in un modo comprensibile e accettabile, non ha nulla di disturbante o disgustoso, ma è certamente dura e profonda.
Il tema trattato infatti, ossia la vita quotidiana della moglie che accudisce il marito, contiene delle parti difficili da guardare, come quando ella lo pulisce dalle feci o quando fanno sesso, ma queste scene non possono dirsi disturbanti o disgustose, sono rappresentazioni realistiche e colpiscono lo spettatore, ma di certo non possono arrivare al livello di disturbarlo.
In un certo senso colma dei vuoti e amplia le idee.
Mostra molti aspetti a noi sconosciuti del dopoguerra, in un modo realistico e narrato sequenzialmente, facendo scoprire al lettore degli scenari della vita dei feriti che spesso vengono dimenticati o semplicemente ignorati.
Conclusioni:
Se ve la sentite di sostenere il prezzo di copertina (l'edizione è molto buona, sia di materiali che di impaginazione, ma non abbastanza da giustificare il prezzo), se non siete spaventati dall'argomento trattato o da scene forti, se non odiate il genere/tema e se avete buon gusto, vi piacerà di sicuro.
Non per tutti i gusti, ma può sicuramente attrarre una fetta di pubblico più smaliziato.
Davvero un ottimo volume, i disegni sono dettagliati, con un stile pulito e vicino allo stile tradizionale giapponese. Le scene sono molto curate, così come il design dei personaggi che hanno proporzioni realistiche. Le scene più simboliche hanno uno stile più cupo e sporco, ma rendono sempre in modo chiaro l'idea che l'autore vuole dare.
Storia:
La storia è cruda, ma realistica e a mio avviso per nulla esagerata.
Credo infatti che si punti troppo a valutare quest'opera come disgustosa e disturbante, a mio avviso l'unica parola giusta è "forte".
Tratta le vicende di un eroe di guerra giapponese rimasto privo degli arti e della capacità di parlare in seguito a ferite gravi. Egli non può quindi comunicare con la moglie se non attraverso dei biglietti scritti con la bocca. Ella è costretta perciò ad accudire il marito in qualsiasi occasione e questo pone su di lei uno stress considerevole.
Commento all'opera:
Quest'opera contiene scene adatte ad un pubblico adulto e a fegati forti, l'intera storia parla di un argomento duro da buttar giù, ma in un modo comprensibile e accettabile, non ha nulla di disturbante o disgustoso, ma è certamente dura e profonda.
Il tema trattato infatti, ossia la vita quotidiana della moglie che accudisce il marito, contiene delle parti difficili da guardare, come quando ella lo pulisce dalle feci o quando fanno sesso, ma queste scene non possono dirsi disturbanti o disgustose, sono rappresentazioni realistiche e colpiscono lo spettatore, ma di certo non possono arrivare al livello di disturbarlo.
In un certo senso colma dei vuoti e amplia le idee.
Mostra molti aspetti a noi sconosciuti del dopoguerra, in un modo realistico e narrato sequenzialmente, facendo scoprire al lettore degli scenari della vita dei feriti che spesso vengono dimenticati o semplicemente ignorati.
Conclusioni:
Se ve la sentite di sostenere il prezzo di copertina (l'edizione è molto buona, sia di materiali che di impaginazione, ma non abbastanza da giustificare il prezzo), se non siete spaventati dall'argomento trattato o da scene forti, se non odiate il genere/tema e se avete buon gusto, vi piacerà di sicuro.
Non per tutti i gusti, ma può sicuramente attrarre una fetta di pubblico più smaliziato.