Recensione
Recensione di __HellGirl__
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"Ragione e sentimento" ("Bunbetsu to takan") è un volume unico dell'autrice Hina Sakurada, nota in Italia grazie alle opere "Dead Friend's Love Letter" e "Una lama vestita di fiori". La Panini Comics continua le pubblicazioni dei suoi racconti, pare abbiano successo, peccato che il prezzo di copertina sia alto seppur la buona carta impiegata, ma il formato è più piccolo e non vi sono pagine a colori.
Le storie di quest'autrice sono caratterizzate da amori viscerali e struggenti, personaggi folli e perversi, e non sempre queste componenti piacciono ai lettori. Non sono adatte a chi legge i semplici shoujo: si va più in profondità, vi è una ricerca continua di un dramma diverso dal solito, l'autrice ricerca infatti sempre la follia di turno e potrebbe anche sfociare nel volgare.
La prima storia racconta le vicende di Aya, una ragazza poco decisa sul da farsi in qualsiasi situazione, naviga in una nuvola di incertezza anche per la scelta fra due dolci, eppure quando decide di fidanzarsi con Kento era sicura, ma da quando il fratello di quest'ultimo manifesta un interesse per lei non sa più cosa fare.
Questa ragazza l'ho trovata alquanto fastidiosa, però è efficace nella storia, e la sua incertezza è la chiave del racconto, ovviamente, basato sul concetto del tradimento.
Il tema è un cliché, ma vi è differenza fra qualcosa di abusato e comunque inserito da un cliché noto ma ben giostrato, come in questo caso.
Nel complesso, è un racconto gradevole e possiede dei personaggi interessanti, soprattutto il fratello maggiore che appare disturbato e deviato, possiede appunto un certo carisma che si adatta alla storia.
La seconda, "La sirenetta divenuta strega", è un racconto un po' ambiguo: miti e leggende si mischiano per creare una storia d'amore contorta e strana, quasi inverosimile che tende a ricordare una vecchia fiaba classica mischiata alla stravaganza dell'autrice. E' completamente distaccata dal primo racconto, risulta quasi un riempitivo per la conclusione dell'albo, ma alla fine ne ho gradito gli sviluppi. Alcuni eventi appaiono un po' forzati, ma altri sono molto carini e dolci, quasi quanto una caramella che se masticata rivela dell'amaro al suo interno: amori struggenti, drammatici e agrodolci.
Il disegno dell'autrice è la sua firma: bambole di porcellana in movimento, che si impregnano sulla carta grazie al nero che accompagna le loro gesta, così come le tinte dark intravedibili in molte situazioni.
E' un tratto esagerato sia nelle espressioni che nelle tante decorazioni che adornano gli abiti dei soggetti, potrebbe risultare fastidioso, ma io lo gradisco molto.
In conclusione, ritengo l'opera buona e consigliabile a chi ha apprezzato le altre storie dell'autrice.
Voto: 7
Le storie di quest'autrice sono caratterizzate da amori viscerali e struggenti, personaggi folli e perversi, e non sempre queste componenti piacciono ai lettori. Non sono adatte a chi legge i semplici shoujo: si va più in profondità, vi è una ricerca continua di un dramma diverso dal solito, l'autrice ricerca infatti sempre la follia di turno e potrebbe anche sfociare nel volgare.
La prima storia racconta le vicende di Aya, una ragazza poco decisa sul da farsi in qualsiasi situazione, naviga in una nuvola di incertezza anche per la scelta fra due dolci, eppure quando decide di fidanzarsi con Kento era sicura, ma da quando il fratello di quest'ultimo manifesta un interesse per lei non sa più cosa fare.
Questa ragazza l'ho trovata alquanto fastidiosa, però è efficace nella storia, e la sua incertezza è la chiave del racconto, ovviamente, basato sul concetto del tradimento.
Il tema è un cliché, ma vi è differenza fra qualcosa di abusato e comunque inserito da un cliché noto ma ben giostrato, come in questo caso.
Nel complesso, è un racconto gradevole e possiede dei personaggi interessanti, soprattutto il fratello maggiore che appare disturbato e deviato, possiede appunto un certo carisma che si adatta alla storia.
La seconda, "La sirenetta divenuta strega", è un racconto un po' ambiguo: miti e leggende si mischiano per creare una storia d'amore contorta e strana, quasi inverosimile che tende a ricordare una vecchia fiaba classica mischiata alla stravaganza dell'autrice. E' completamente distaccata dal primo racconto, risulta quasi un riempitivo per la conclusione dell'albo, ma alla fine ne ho gradito gli sviluppi. Alcuni eventi appaiono un po' forzati, ma altri sono molto carini e dolci, quasi quanto una caramella che se masticata rivela dell'amaro al suo interno: amori struggenti, drammatici e agrodolci.
Il disegno dell'autrice è la sua firma: bambole di porcellana in movimento, che si impregnano sulla carta grazie al nero che accompagna le loro gesta, così come le tinte dark intravedibili in molte situazioni.
E' un tratto esagerato sia nelle espressioni che nelle tante decorazioni che adornano gli abiti dei soggetti, potrebbe risultare fastidioso, ma io lo gradisco molto.
In conclusione, ritengo l'opera buona e consigliabile a chi ha apprezzato le altre storie dell'autrice.
Voto: 7