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Episode G è la serie prequel che non ti aspetti, perché nessuno ha mai pensato al periodo intercorso tra la fuga di Aiolos con Saori e l'inizio delle galaxian war, ma forse è perché non c'era nulla da dire. Quindi è interessante direte, no? No?! Fate bene, è inutile, come tutta questa opera!

La serie qualche pregio lo ha, per esempio carica di magnificenza i cavalieri d'oro, inoltre riscatta personaggi come Death Mask e Aphrodite e ci permette di sbirciare nella vita del santuario. Questo è quello che mi aveva convinto nei primi volumetti, splendido anche l'intro, con la centrale nucleare che esplode, assolutamente affascinante come idea.
La trama regge anche all'arrivo dei nemici, i titani, perché lo scontro uomo-dio diretto è assolutamente interessante.
I pregi però si esauriscono ai primi volumi e alle cose sopra elencate e anzi, dopo un po' danno a noia.

I disegni non mi piacciono, o meglio, appezzo le copertine e il design delle armature, ma tutto il resto è terrificante, Aiola ed Aiolos poi sono proprio sformati ed irriconoscibili. No, non se pò vedè! Inoltre il disegno manieristico della serie ha il terribile difetto di rendere praticamente incomprensibili le scene d'attacco, quando solitamente ci sono cavalieri che esplodono con altri in pose strambe ed intorno cose a caso senza che si riesca a trovarvi un senso, ho visto quadri astratti più concreti.

Altro difetto è la filosofia della serie: esauriti i primi numeri e i primi scambi d'opinione i personaggi continuano a reiterare gli stessi concetti semplicemente cambiando interlocutori e modi, ma non la sostanza, alla trentesima volta salti e fai prima.

La trama poi non ha suspance, anzi, infastidisce, perché quel poco di nuovo che vuole raccontare manda assolutamente out of character tutti i personaggi, perché non mi puoi dire che i cavalieri d'oro sono tra di loro amici ed alleati quando sai benissimo che sei anni dopo Shaka, Aiola e Milo si scorneranno tempo zero, insultando pesantemente Aiola, a random. Più questa cosa diveniva marcata (e stucchevole) più il mio sopracciglio si alzava e la mia voglia di leggere scendeva.
Aiola poi è abusato, del resto è il personaggio più intrigante della serie, quello in divenire, peccato che ripeta all'infinito le stesse cose e combatta praticamente tutti lui. Una noia indescrivibile.

Persino l'uso del greco per i colpi, cosa lodevole, finisce per essere una pacchianata, perché a prendersi in mano il Rocci (il vocabolario di greco) si scopre come spesso siano usati termini impropri e non classici! Se fai una cosa falla bene.

Insomma, è un'opera pessima, che non ha nulla da raccontare e il poco che voleva raccontare ha finito per diventare una cantilena inascoltabile. Sconsigliato, passate oltre, di corsa.