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Ho letto per la prima volta questo manga nel 2004 (quindi, ormai, quasi dieci anni fa), quando è stato pubblicato in Italia, e poi lo rilessi pochi anni dopo (insieme al seguito). Ricordo che mi piacque moltissimo, anche perché lo feci leggere a mia sorella e, per una volta tanto, condividevamo un interesse. Ero appena un ragazzino, con una grande vena romantica, e Chiho Saito mi stregò con le sue storie piene di eroine romantiche e aitanti militari...

L'ho riletto adesso (nel 2013) e, mentre lo facevo, ho sorriso più volte ripensando a quanto mi piacesse "Valzer in bianco" quando ero piccolo. Ah, come si cambia! Non è sicuramente un capolavoro. I personaggi sono piuttosto stereotipati, a partire dalla protagonista Koto, la ragazza giovane e dal carattere fiero, femminista nella scorza quanto basta, ma poi pronta a sciogliersi tra le forti braccia di un bellone da romanzo. Qui i belloni sono due militari, uno "buono" e l'altro "cattivo": Sagit, esotico mezzo sangue anglo-indiano, e Masaomi, freddo e distaccato promesso sposo di Koto. Ovviamente, come in ogni romanzone che si rispetti, Masaomi, pur essendo perfido, riesce ad attrarre il pubblico (anzi, è proprio la sua "stronzaggine" - passatemi il francesismo, ma è adattissimo - il suo punto forte).

"Valzer in bianco" non è un capolavoro, ma non è nemmeno da buttare secondo me. Anzi, per chi apprezza un certo genere potrebbe risultare piuttosto piacevole (d'altra parte è molto scorrevole, della giusta lunghezza, senza punti morti). È una soap-opera manga, o un Harmony, se preferite, ma almeno è un Harmony di qualità. C'è tutto: l'ambientazione storica, i bei vestitoni da donna svolazzanti, i balli, i militari, le uniformi scintillanti, i personaggi ideali. Senz'altro per me questi sono elementi che lo rendono più simpatico della maggior parte degli shojo-manga "tipo", soprattutto quelli di ultima generazione dove le ragazzine sono tutte delle poco di buono (per usare un eufemismo). Qui, almeno, la passione della giovane Koto, per quanto stereotipata, è giustificata e inquadrata correttamente nel genere soap-operistico.

Difetti: vicenda da romanzone scontata, personaggi monolitici e prevedibili. Pregi: ritmo, romanticismo tradizionale, bei disegni.
Appena avrò un po' di tempo, rileggerò anche la seconda serie ("Valzer delle magnolie"), che ricordo un po' più piccante.