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8.0/10
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"Nina Stardust" si è rivelato inaspettatamente una piccola perla.

Protagonista è un robot dalle sembianze di ragazzino alla ricerca di un padrone, che gli cambi le batterie al momento del bisogno. I robot non muoiono, ma ogni volta che si "scaricano" perdono le memorie accumulate fino ad allora; da qui la necessità di una "manutenzione" puntuale.
Dopo una serie di incontri poco felici, si imbatte nell'avventurosa (e strampalata) Nina, la quale, nonostante la perseveranza e le insistenze, non diventerà la sua padrona, ma accetterà di essere la sua "maestra". Sarà sempre Nina a battezzarlo Hoshikuzu (che in pratica significa "Polvere di stelle" ossia lo "Stardust" del titolo). Dal quel momento, insieme a Nina e ad un corredo di bizzarri personaggi, si vivranno tutta una serie di avventure ai limiti dell'assurdo, in un mondo fantastico, dove capita pure di dare la caccia a pesci giganti che vagano per lo spazio...

Non voglio spoilevarvi troppo per non rovinare la lettura, dico solo che ho trovato davvero toccante, sul finire del primo volume, la presa di coscienza da parte di Hoshikuzu dell'importanza di cambiare la batteria... Poetico e surreale, è una lettura consigliatissima, soprattutto se stile, storia e disegni fuori dall'ordinario non vi dispiacciono!!!