Recensione
Air Gear
10.0/10
Air Gear è un manga di Ogure Ito, in arte "Oh! Great" (storpiatura americana del suo nome che sta a significare "Grande Re!"), autore già famoso ancor prima di iniziare la produzione di quest'opera, grazie alle sue molteplici produzioni Hentai/Ero e grazie soprattutto ad una delle sue opere più famose cioè "Tenjo Tenge" (in Italia conosciuto con il nome di Inferno e Paradiso), manga Shonen molto spinto sia per quanto riguarda i contenuti di natura Ecchi e sessuale, sia per la violenza presente in esso.
Air Gear presenta una trama molto articolata e che a partire dal primissimo volume riesce a coinvolgere il lettore catapultandolo in un mondo fatto di velocità, belle ragazze, gang giovanili e libertà... ebbene è proprio su quest'ultimo punto che si incentra l'intera vicenda del manga: la parola "Libertà" incarna in tutto e per tutto il vero senso dell'intera storia narrata.
Per chi non conoscesse la trama, la farò breve: grazie ad una tecnologia militare all'avanguardia, rubata da non si sa bene chi, sono stati costruiti clandestinamente dei "Rollerblade" a reazione, chiamati AirTrek, marchingegni che se indossati permettono di raggiungere velocità strabilianti. Le Air Trek vengono principalmente usati da coloro i quali vengono chiamati "Storm Rider", gruppi di persone riunite in bande e Team che si sfidano tra loro in differenti battaglie aeree per accaparrarsi questo o quello stemma appartenente a questa o quella squadra/gang, in modo da aumentare la loro reputazione o il loro controllo su diverse zone della città; il tutto è ovviamente fuori legge e perciò gli Storm Rider vengono considerati dall'opinione pubblica e dalla Polizia dei veri e propri criminali.
Sul lato tecnico dell'opera non si discute: Oh! Great si dimostra come uno dei più capaci artisti del Sol Levante presenti tuttora, capace di dar vita a espressioni facciali cariche di sentimenti e e emozioni, dalle quali è pressoché impossibili rimanerne indifferenti, e di dar vita ad ambienti e sfondi con una precisione maniacale, che rasenta il foto-realismo in alcune tavole; tavole che a loro volta sono gestite in maniera superba e che ad un occhio non abituato può mandare in confusione già dai primi capitoli. Le battaglie aeree fra Storm riders e le scene d'azione sono rappresentate in maniera superlativa grazie soprattutto al tratto graffiante e alle inquadrature degne di un regista di cinema d'azione. Una vera delizia per gli occhi insomma: il tratto accattivante ma allo stesso tempo preciso e impeccabile in ogni sua parte è sicuramente una forza portante dell'opera stessa.
Sul lato della sceneggiatura anche qui l'autore si dimostra fantasioso, originale (non conosco quasi nessun altro manga o fumetto che abbia i Rollerblade come argomento fondamentale!) e soprattutto capace di gestire contemporaneamente più e più eventi apparentemente non legati fra loro, con una maestria tale da mandare in confusione chiunque perda anche una sola battuta o una sola frase. In questo modo si arriva a diversi climax nel corso della storia che non ho paura a definire "Da pelle d'oca", mantenendo comunque una tensione abbastanza alta anche dopo la risoluzione degli eventi: ogni elemento della storia è indissolubilmente legato all'altro in una concatenazione di eventi apparentemente senza senso, ma che una volta arrivati alla fine si presentano per quello che sono realmente risolvendo ogni intreccio o mistero precedentemente non risolto.
Per finire la critica al lato tecnico: il linguaggio spinto rende perfettamente l'idea dell'ambiente in cui ci si trova catapultati, e rappresenta nella maniera più realistica possibile il modo di comunicare degli adolescenti d'oggi.
In conclusione Air Gear rappresenta nel modo più completo possibile l'idea stessa dello Shonen più puro: azione e battaglie a non finire, sentimenti, emozioni, storie d'amore, lacrime, sangue e ragazze sexy!
Un'opera che personalmente mi ha segnato nel profondo e che ha sicuramente condizionato il mio modo di vedere la realtà.
Il 10 è d'obbligo in quanto credo che la cosa più importante per un'opera (manga, graphic novel o fumetto che sia) abbia come prerogativa quella di dare un insegnamento a chi legge... a me lo ha dato.
Assolutamente consigliato!
Air Gear presenta una trama molto articolata e che a partire dal primissimo volume riesce a coinvolgere il lettore catapultandolo in un mondo fatto di velocità, belle ragazze, gang giovanili e libertà... ebbene è proprio su quest'ultimo punto che si incentra l'intera vicenda del manga: la parola "Libertà" incarna in tutto e per tutto il vero senso dell'intera storia narrata.
Per chi non conoscesse la trama, la farò breve: grazie ad una tecnologia militare all'avanguardia, rubata da non si sa bene chi, sono stati costruiti clandestinamente dei "Rollerblade" a reazione, chiamati AirTrek, marchingegni che se indossati permettono di raggiungere velocità strabilianti. Le Air Trek vengono principalmente usati da coloro i quali vengono chiamati "Storm Rider", gruppi di persone riunite in bande e Team che si sfidano tra loro in differenti battaglie aeree per accaparrarsi questo o quello stemma appartenente a questa o quella squadra/gang, in modo da aumentare la loro reputazione o il loro controllo su diverse zone della città; il tutto è ovviamente fuori legge e perciò gli Storm Rider vengono considerati dall'opinione pubblica e dalla Polizia dei veri e propri criminali.
Sul lato tecnico dell'opera non si discute: Oh! Great si dimostra come uno dei più capaci artisti del Sol Levante presenti tuttora, capace di dar vita a espressioni facciali cariche di sentimenti e e emozioni, dalle quali è pressoché impossibili rimanerne indifferenti, e di dar vita ad ambienti e sfondi con una precisione maniacale, che rasenta il foto-realismo in alcune tavole; tavole che a loro volta sono gestite in maniera superba e che ad un occhio non abituato può mandare in confusione già dai primi capitoli. Le battaglie aeree fra Storm riders e le scene d'azione sono rappresentate in maniera superlativa grazie soprattutto al tratto graffiante e alle inquadrature degne di un regista di cinema d'azione. Una vera delizia per gli occhi insomma: il tratto accattivante ma allo stesso tempo preciso e impeccabile in ogni sua parte è sicuramente una forza portante dell'opera stessa.
Sul lato della sceneggiatura anche qui l'autore si dimostra fantasioso, originale (non conosco quasi nessun altro manga o fumetto che abbia i Rollerblade come argomento fondamentale!) e soprattutto capace di gestire contemporaneamente più e più eventi apparentemente non legati fra loro, con una maestria tale da mandare in confusione chiunque perda anche una sola battuta o una sola frase. In questo modo si arriva a diversi climax nel corso della storia che non ho paura a definire "Da pelle d'oca", mantenendo comunque una tensione abbastanza alta anche dopo la risoluzione degli eventi: ogni elemento della storia è indissolubilmente legato all'altro in una concatenazione di eventi apparentemente senza senso, ma che una volta arrivati alla fine si presentano per quello che sono realmente risolvendo ogni intreccio o mistero precedentemente non risolto.
Per finire la critica al lato tecnico: il linguaggio spinto rende perfettamente l'idea dell'ambiente in cui ci si trova catapultati, e rappresenta nella maniera più realistica possibile il modo di comunicare degli adolescenti d'oggi.
In conclusione Air Gear rappresenta nel modo più completo possibile l'idea stessa dello Shonen più puro: azione e battaglie a non finire, sentimenti, emozioni, storie d'amore, lacrime, sangue e ragazze sexy!
Un'opera che personalmente mi ha segnato nel profondo e che ha sicuramente condizionato il mio modo di vedere la realtà.
Il 10 è d'obbligo in quanto credo che la cosa più importante per un'opera (manga, graphic novel o fumetto che sia) abbia come prerogativa quella di dare un insegnamento a chi legge... a me lo ha dato.
Assolutamente consigliato!