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Puella Magi Madoka Magica è stato un anime molto dibattuto ultimamente perché se buona parte del pubblico lo ha ritenuto un anime molto innovativo, una restante parte sostiene che abbia solo messo insieme cose già viste in altri anime. Il manga è stato creato dopo il successo dell'anime e si ripropone di ripercorrere la stessa storia che ha avuto tanto successo in tre volumi. La trasposizione del manga è molto fedele, anche nella divisione in capitoli: ad ogni capitolo corrisponde un episodio. Non ho notato molte differenze se non nel design dei personaggi.

Parlando della storia, inizia come un classicissimo majokko: due amiche, un buffo animaletto che chiede loro di stringere un patto con lui per poter diventare puellae magi, ragazze magiche, che hanno il compito di combattere le streghe. In cambio, l'animaletto di nome Kyubey esaudirà un loro desiderio qualsiasi.

Lo ammetto: questo è stato il primo manga definito majokko che abbia mai letto, quindi non posso fare un confronto sicuro con altro opere del passato. Posso solo dire che ho apprezzato davvero molto la storia, che inizia con toni allegri, leggeri, sembra una semplice commedia dai toni molto delicati, magari anche un po' infantili. Successivamente però ho dovuto ricredermi: l'atmosfera diviene nel giro di pochi capitoli cupa, pesante, triste e tutto per una serie di scoperte che le nostre cinque protagoniste (Sayaka, Madoka, Homura, Mami e Kyoko) faranno sulla loro condizione di puellae magi, perché tutto ha un prezzo e quello che loro devono pagare è fin troppo alto. Non posso essere più precisa per evitare spoiler, ma queste verità porteranno danni psicologici non indifferenti e disperazione. Si comincia con una preghiera e si finisce con una maledizione, ecco la frase che il manga stesso usa per riassumere il tutto.

Il disegno non è dei migliori che abbia mai visto, ma si adatta abbastanza al tipo di storia che deve rendere.

Il mio voto è 8 perché l'opera è buona, ma il primo volume non prende immediatamente come i successivi e il disegno non mi entusiasma troppo.