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8.0/10
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Sinteticamente il mio pensiero si può riassumere così: quando uno il suo lavoro lo sa fare, bastano davvero pochissime pagine per essere efficaci e lasciare il segno.
Quindi, come potete capire, promuovo in pieno il volume ^_^.
La maggior parte dei capitoli è dedicata alle avventure di due "Agenti della morte", due impiegati statali come tanti, con l'ingrato compito di dover recuperare i corpi di persone appena decedute, prima che diventino bersaglio di gruppi di criminali, dediti al traffico d'organi.
La trama generale è, a mio avviso, giusto uno spunto per affrontare alcune delle tante sfaccettature con cui ci si può interfacciare, con la morte, la perdita di una persona, e, perchè no, la vita stessa.
Nei pochi capitoli a disposizione poco scopriamo dei due protagonisti, ma, come sempre con la Minekura, quel poco che sappiamo riesce a renderlo interessante, e ci fa sperare che le avventure dei due eroi prima o poi riprendano.
Gli altri racconti, in alcuni casi hanno un senso compiuto ("Il principe e la principessa" o "Personificazione" - i due che ho preferito), in altri ("Pirati" e "Samurai") sembrano piuttosto l'incipit di storie che meriterebbero uno sviluppo più lungo, e che quindi mi hanno lasciato con l'acquolina in bocca..