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9.0/10
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Hoshin Engi, opera di Ryu Fujisaki pubblicata su Shonen Jump dal 1996, è uno shonen molto particolare.
Tratta di un mondo fantastico, dove un'immaginaria Cina del periodo Yin si ritrova in una profonda crisi a causa delle pazzie di Dakki, un mostro immortale capace di sedurre l'imperatore. E' qui che Taikobou, Taikobo nell'edizione italiana, giovane praticante immortale, verrà incaricato di eliminare tutti i mostri a seguito di Dakki e Dakki stessa portando quindi a termine il cosiddetto piano Hoshin.
Leggendo la trama, essa potrebbe risultare piuttosto semplice e piatta, una tra le tante. Ma la cosa non deve assolutamente ingannare: in questo mondo quasi fiabesco, dietro a questo incipit molto semplice, si nasconde un'intricatissima rete di sottotrame, misteri, colpi di scena che di volume in volume renderanno la narrazione sempre più coinvolgente ed incalzante.
Un altro punto di forza sono sicuramente i personaggi, primo fra tutti il protagonista Taikobo, totalmente diverso dallo stereotipo di protagonista di un manga shonen. Egli in realtà non è né il più forte, né il più importante, ma è semplicemente furbo, molto furbo. Ed è proprio grazie alla furbizia che combatte, e non con la semplice forza bruta. In generale, tutti i personaggi sono caratterizzati benissimo, e non ce ne è uno che cada nei più banali luoghi comuni. Soprattutto i personaggi femminili, tanto che l'antagonista principale sarà proprio una donna, altro particolare inconsueto per uno Shonen.
Nel corso della storia, tra un mistero e l'altro, ci troveremo di fronte anche a molti combattimenti. Tuttavia, essi non sono mai ripetitivi e, anzi, presentano sempre qualche spunto d'interesse, che sia per via dei poteri dei Paope (le armi utilizzate dai Sennin) che per le strategie usate. Inoltre ci saranno anche combattimenti fra umani, il rende quest'opera ancora più singolare e diversa dal solito.
Ed arriviamo ad un altro punto forte di Hoshin Engi, ovvero il "contrasto". Nel corso della storia, infatti, Fujisaki utilizza sapientemente una serie di contrasti tra concetti che rendono l'opera molto profonda: la comicità e il macabro, il potere con il popolo che obbedisce, la potenza con l'astuzia, il giusto e lo sbagliato... e mai questo contrasto viene banalizzato e anzi viene approfondito con tematiche quasi da manga seinen.
I disegni di Ryu Fujisaki sono anch'essi molto particolari. I corpi dei personaggi sono sempre rappresentati con esagerazioni, soprattutto mani e piedi, ma la cosa non infastidisce affatto. Gli sfondi invece sono molto curati e particolareggiati.
Per concludere, consiglio quest'opera a chiunque cerchi uno shonen di combattimenti per nulla banale, diverso dal solito, con un cast di personaggi ampio e vario e con una trama che cresce di volume in volume!