Recensione
Paradise Kiss
9.0/10
<b>ATTENZIONE SPOILER</b>
"Paradise Kiss" è una sequel del precedente lavoro dell'autrice, "Gokinjo Monogatari", e anche se la lettura di quest'ultimo non è prettamente necessaria per la comprensione del titolo in questione è comunque consigliata.
La trama si evolve attorno alla studentessa Yukari e un gruppo di stilisti in erba che la vorrebbero come modella per una sfilata-concorso organizzata dalla scuola d'arte che frequentano. In breve tempo Yukari si ritrova all'interno di un mondo totalmente diverso da quello conosciuto sinora, con personaggi a dir poco stravaganti, e malgrado abbia una cotta per un suo amico di scuola, serio e studioso, non può fare a meno di sentirsi fortemente attratta dal leader del nuovo gruppo di persone che frequenta, il carismatico George Koizumi, e inavitabilmente innamorarsene. È ricambiata almeno in parte, visto che la passione principale di George sembrano essere le sue creazioni, e questo spesso suscita in Yukari un senso di insicurezza e paranoia, mettendo in dubbio ogni gesto o parola da parte del suo nuovo amante. Non aiuta certo il fatto che lui ci prenda gusto a stuzzicarla, dando quasi l'idea di accentuare la sua ambiguità di proposito. Questo rende lo svolgere della storia sempre imprevedibile ed emozionante, senza mai cadere nello scontato.
Il resto del cast non si limita a fare da contorno, ma ogni personaggio è ben caratterizzato, con le proprie storie e peculiarità tutte da scoprire e amare.
Per quanto riguarda il lato visivo la qualità è impeccabile, e non soltanto per quanto riguarda abiti e accessori, curatissimi in ogni dettaglio, ma anche il character design è decisamente migliorato rispetto a quello di "Gokinjo" andando verso quello che sarà lo stile di "Nana", nonchè le espressioni dei volti nelle varie situazioni.
La conclusione è stata senza dubbio dolce-amara, ma alla fine non si poteva pretendere certo un classico happy ending vista l'atmosfera cinica e realista che aleggia sin dal principio, e poi anche perché (almeno per quanto mi riguarda) fondamentalmente Yukari non se lo sarebbe meritato. Sinceramente ero molto più in pensiero per il futuro di Isabella, visto che le cose non sembravano essere molto promettenti per lui/lei negli ultimi capitoli, ma alla fine ho avuto una gran bella sorpresa.
Quello che però non ho molto apprezzato è stato il modo troppo paranoico e realista con cui Yukari ha vissuto la sua storia con George, soprattutto visto che si trattava di un'adolescente alla sua prima esperienza sentimentale. Avrebbe dovuto godersi di più quella relazione unica finchè è durata senza farsi troppe domande, ingelosirsi di qualunque amico o amica si avvicinasse troppo a lui, e avere la costante angoscia che tutto sarebbe potuto finire da un momento all'altro. Di solito storie d'amore così travolgenti non si evolvono in relazioni fisse o addirittura matrimoni, ma questo è un motivo in più per vivere ogni attimo di un'esperienza così speciale fino in fondo.
Detto questo si tratta senza dubbio di un manga molto interessante e appassionante, una vera perla nell'universo josei. Si consiglia la lettura accompagnata dall'ascolto del primo album dei Franz Ferdinand (non a caso l'ending della versine anime è proprio una canzoni della band), "Hot Fuss" dei Killers e alcuni brani dei Blondie, specialmente "Call Me" e "Denis".
"Paradise Kiss" è una sequel del precedente lavoro dell'autrice, "Gokinjo Monogatari", e anche se la lettura di quest'ultimo non è prettamente necessaria per la comprensione del titolo in questione è comunque consigliata.
La trama si evolve attorno alla studentessa Yukari e un gruppo di stilisti in erba che la vorrebbero come modella per una sfilata-concorso organizzata dalla scuola d'arte che frequentano. In breve tempo Yukari si ritrova all'interno di un mondo totalmente diverso da quello conosciuto sinora, con personaggi a dir poco stravaganti, e malgrado abbia una cotta per un suo amico di scuola, serio e studioso, non può fare a meno di sentirsi fortemente attratta dal leader del nuovo gruppo di persone che frequenta, il carismatico George Koizumi, e inavitabilmente innamorarsene. È ricambiata almeno in parte, visto che la passione principale di George sembrano essere le sue creazioni, e questo spesso suscita in Yukari un senso di insicurezza e paranoia, mettendo in dubbio ogni gesto o parola da parte del suo nuovo amante. Non aiuta certo il fatto che lui ci prenda gusto a stuzzicarla, dando quasi l'idea di accentuare la sua ambiguità di proposito. Questo rende lo svolgere della storia sempre imprevedibile ed emozionante, senza mai cadere nello scontato.
Il resto del cast non si limita a fare da contorno, ma ogni personaggio è ben caratterizzato, con le proprie storie e peculiarità tutte da scoprire e amare.
Per quanto riguarda il lato visivo la qualità è impeccabile, e non soltanto per quanto riguarda abiti e accessori, curatissimi in ogni dettaglio, ma anche il character design è decisamente migliorato rispetto a quello di "Gokinjo" andando verso quello che sarà lo stile di "Nana", nonchè le espressioni dei volti nelle varie situazioni.
La conclusione è stata senza dubbio dolce-amara, ma alla fine non si poteva pretendere certo un classico happy ending vista l'atmosfera cinica e realista che aleggia sin dal principio, e poi anche perché (almeno per quanto mi riguarda) fondamentalmente Yukari non se lo sarebbe meritato. Sinceramente ero molto più in pensiero per il futuro di Isabella, visto che le cose non sembravano essere molto promettenti per lui/lei negli ultimi capitoli, ma alla fine ho avuto una gran bella sorpresa.
Quello che però non ho molto apprezzato è stato il modo troppo paranoico e realista con cui Yukari ha vissuto la sua storia con George, soprattutto visto che si trattava di un'adolescente alla sua prima esperienza sentimentale. Avrebbe dovuto godersi di più quella relazione unica finchè è durata senza farsi troppe domande, ingelosirsi di qualunque amico o amica si avvicinasse troppo a lui, e avere la costante angoscia che tutto sarebbe potuto finire da un momento all'altro. Di solito storie d'amore così travolgenti non si evolvono in relazioni fisse o addirittura matrimoni, ma questo è un motivo in più per vivere ogni attimo di un'esperienza così speciale fino in fondo.
Detto questo si tratta senza dubbio di un manga molto interessante e appassionante, una vera perla nell'universo josei. Si consiglia la lettura accompagnata dall'ascolto del primo album dei Franz Ferdinand (non a caso l'ending della versine anime è proprio una canzoni della band), "Hot Fuss" dei Killers e alcuni brani dei Blondie, specialmente "Call Me" e "Denis".